Alle porte del Futurismo. La pittura italiana in mostra a Rovereto
Mart, Rovereto – fino al 9 ottobre 2016. Il museo trentino ospita una selezione di capolavori italiani realizzati a cavallo tra l’Ottocento e il secolo scorso. Testimoniando l’apertura del linguaggio pittorico alla scienza e le commistioni tra il Divisionismo nostrano e i dettami simbolisti. A poca distanza dal debutto del primo movimento d’avanguardia italiano: il Futurismo.
![Alle porte del Futurismo. La pittura italiana in mostra a Rovereto](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Luigi-Russolo-Profumo-1910-Mart-Museo-di-arte-moderna-e-contemporanea-di-Trento-e-Rovereto.jpg)
ARTE E SCIENZA IN DIALOGO
Durante la Seconda Rivoluzione Industriale, quando cambiamenti e trasformazioni erano nell’aria, il connubio tra arte e scienza puntava a superare la logica dell’Impressionismo lirico. Anche l’Italia partecipava a quell’epoca di fermento, conoscendo profondi cambiamenti politici, sociali e artistici.
Su questo sfondo temporale si colloca la mostra allestita al Mart di Rovereto, una rassegna dal respiro internazionale, con opere delle Collezioni del museo e importanti prestiti, che approda in Italia dopo essere stata presentata a Madrid negli ambienti della Fondazione MAPFRE. Come recita il titolo, sono due i movimenti artistici italiani presi in esame: il Divisionismo e la prima avanguardia nostrana, il Futurismo. L’uno premessa dell’altro per la ricezione delle novità, soprattutto francesi, sul piano cromatico e pittorico.
TEMI E TEMPI
L’esposizione si struttura come un percorso cronologico e tematico che offre molto spazio ai diversi aspetti ravvisabili nel Divisionismo Italiano. A differenza di quello francese – in cui prevalgono soggetti ariosi, gioiosi e una maggior attenzione alla sperimentazione linguistica svincolata dal contenuto – la corrente italiana appare sospesa tra tendenze realiste e simboliste, raccogliendo e intercettando una più alta quantità di influenze in circolo nell’Europa fin de siècle.
Non è solo la natura a essere protagonista, ma anche le tematiche sociali, le visioni, i sogni. Si va dall’attenzione agli elementi quotidiani nella rappresentazione del paesaggio, come in Pascoli di Primavera di Segantini, alla rappresentazione delle idee, esemplificata da Il sogno o dal Notturno di Previati, in cui figure evanescenti e fluttuanti e contrasti luministici esaltano i valori emotivi nella forma più pura.
![Luigi Russolo, Profumo, 1910 - Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto](http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Luigi-Russolo-Profumo-1910-Mart-Museo-di-arte-moderna-e-contemporanea-di-Trento-e-Rovereto-480x474.jpg)
Luigi Russolo, Profumo, 1910 – Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
VERSO IL FUTURISMO
Il passaggio attraverso il Futurismo appare più veloce. Come scrivono Boccioni, Balla, Carrà, Russolo e Severini, “non può sussistere pittura senza divisionismo” e lo dimostra l’attenzione alla pennellata divisa soprattutto nelle opere di Boccioni. Prosegue con i futuristi anche l’approccio sinestetico di matrice simbolista, evidente nel Profumo di Russolo o ne La mano del violinista di Balla.
Mancano però dei momenti di dialoghi diretto fra opere appartenenti a epoche diverse, coraggiosi accostamenti che vadano al di là del criterio cronologico-tematico tradizionale.
I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO
È interessante lo spazio concesso alle opere di Vittore Grubicy de Dragon che non svolse soltanto il ruolo di mercante-critico – promuovendo l’attività di numerosi giovani talenti tra cui Segantini e diffondendo le idee di Chevreul e Rood nel campo della cromatica – ma fu lui stesso artista. Di grande effetto è la sezione della mostra dedicata al paesaggio alpino, con il bellissimo Ritorno dal bosco di Segantini, dove la luce si incarna nelle diverse gradazioni di bianchi e grigi della neve.
Il contributo fondamentale di questa mostra è aver messo in piena luce la complessità di temi quasi contrastanti che caratterizza il Divisionismo Italiano, sospeso tra realismo e simbolismo, lasciando emergere le differenti personalità dei suoi protagonisti.
Ne viene fuori, per esempio, un Pellizza da Volpedo che non è solo la firma del Quarto stato, ma anche l’autore di paesaggi profondamente lirici e idilliaci come Passeggiata amorosa.
Antonella Palladino
Rovereto // fino al 9 ottobre 2016
I pittori della luce. Dal Divisionismo al Futurismo
a cura di Beatrice Avanzi, Daniela Ferrari e Fernando Mazzocca
MART
Corso Bettini 43
800 397760
[email protected]
www.mart.trento.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54601/i-pittori-della-luce-dal-divisionismo-al-futurismo/
![Giovanni Segantini, Ritorno dal bosco, 1890 - Segantini Museum, St. Moritz – © photo Flury, Pontresina](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Giovanni-Segantini-Ritorno-dal-bosco-1890-Segantini-Museum-St.-Moritz-%E2%80%93-%C2%A9-photo-Flury-Pontresina-768x517.jpg)
![Giovanni Segantini, Pascoli di Primavera, 1986 - Pinacoteca di Brera, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Giovanni-Segantini-Pascoli-di-Primavera-1986-Pinacoteca-di-Brera-Milano-768x486.jpg)
![Gaetano Previati, Notturno o Il silenzio, 1908 - Fondazione Il Vittoriale degli Italiani](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Gaetano-Previati-Notturno-o-Il-silenzio-1908-Fondazione-Il-Vittoriale-degli-Italiani-768x620.jpg)
![Gaetano Previati, La Madonna dei Gigli, 1893 - Galleria d'Arte Moderna, Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Gaetano-Previati-La-Madonna-dei-Gigli-1893-Galleria-dArte-Moderna-Milano-768x633.jpg)
![Luigi Russolo, Profumo, 1910 - Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Luigi-Russolo-Profumo-1910-Mart-Museo-di-arte-moderna-e-contemporanea-di-Trento-e-Rovereto-768x758.jpg)
![Giacomo Balla, Le mani del violinista, 1912 - Estorick Collection, London](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Giacomo-Balla-Le-mani-del-violinista-1912-Estorick-Collection-London-768x546.jpg)
![Umberto Boccioni, Nudo di spalle (Controluce), 1909 - Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Umberto-Boccioni-Nudo-di-spalle-Controluce-1909-Mart-Museo-di-arte-moderna-e-contemporanea-di-Trento-e-Rovereto.jpg)
![Giuseppe Pellizza da Volpedo, Passeggiata amorosa, 1901-02 - Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2016/07/Giuseppe-Pellizza-da-Volpedo-Passeggiata-amorosa-1901-02-Ascoli-Piceno-Pinacoteca-Civica.jpg)
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