L’intimità del mondo. Poker di mostre alla Galleria Continua
Galleria Continua, San Gimignano – fino al 15 gennaio 2017. Quattro mostre offrono al visitatore una riflessione sul mondo, quello intimo e individuale da una parte, dall’altra quello esterno. Attraversato dall’emarginazione e dall’ingiustizia sociale.
OPERE INEDITE
Sotto l’Arco dei Becci, la “performance inorganica” di Arcangelo Sassolino (Vicenza, 1967) è il lavoro più prorompente e chiassoso dell’attuale programmazione della Galleria Continua a San Gimignano (che include altre opere dell’artista negli spazi di via del Castello). Nel Canto V – prodotto per l’occasione – il vecchio tronco sospeso cede e muta e schianta, come se si lamentasse, sotto l’azione di un enorme martinetto; sta lì a ricordarci le nostre battaglie, la caducità di ogni cosa che, sotto la spinta del tempo e delle forze esterne, inevitabilmente muta.
Inedite sono anche le opere di Zhanna Kadyrova (Ucraina, 1981), esposte all’ultimo piano dell’Hotel Leon Bianco. Mia casa, mia fortezza è una ricerca sul tema dell’abitare che si declina, da una parte, nel paesaggio urbano di Kiev fotografato (e poi “turbato”) in Experiments e, dall’altra, in una riappropriazione della casa come luogo protetto, seppur offerta all’intrusione del visitatore che, nella serie Yours/Mine, può sbirciare nella quotidianità domestica.
UNIVERSI INTIMI
La prima personale italiana di José Antonio Suárez Londoño (Colombia, 1955) e il suo mondo “intimo” e quasi claustrofobico occupano il piano terra della galleria. Un intero universo di immagini, disegni, tratti minuti, timbri che compongono un complesso alfabeto e che, superficiali solo all’apparenza, in realtà affondano in sottostrati e sottotesti. Meticoloso, ripetitivo, costante ai limiti dell’ossessione, il suo lavoro ricorda il rigore e l’impegno certosino degli amanuensi quando, nel formato intimo degli appunti, illustra i viaggi (Cuadernos de viaje) o i testi che ha amato (Cuadernos de año).
PAROLA AGLI OGGETTI
Nel lavoro di Sislej Xhafa (Kosovo, 1970 [fino al 2 ottobre con una personale anche al Maxxi di Roma, N.d.R.]) – che occupa l’ex cinema, platea, galleria, giardino – ironia e dissacrazione offrono una prospettiva anticonvenzionale con cui osservare le contraddizioni e i conflitti sociali senza cedere alla compassione patinata né allo scontro ideologico. Xhafa fa parlare gli oggetti – valigie, teloni dei camion, forme di piedi (senza patria) nel cemento, portafogli interrati nel pavimento – per raccontare un viaggio non voluto né desiderato, spesso senza meta, un viaggio di (s)fortuna che nemmeno ha la certezza dell’arrivo. Forme del quotidiano, fuori contesto e fuori luogo, raccontano poi la storia dei sogni traditi insiti nei fenomeni di migrazione ed emarginazione: è il caso, ad esempio, di Cinema Aperto Palestina, di Whisper Harmony e di Fireworks in my Closet, che dà il titolo all’esposizione. Sono lo specchio di quello che avremmo voluto ma non è stato, delle aspirazioni tramutate in cenere, ma – a bene vedere – anche del tentativo di andare avanti nonostante tutto, immaginando un altrove.
Giulia Maestrini
San Gimignano // fino al 15 gennaio 2017
Arcangelo Sassolino – Canto V
Zhanna Kadyrova – Mia casa, mia fortezza
José Antonio Suárez Londoño – A New Larousse
Sislej Xhafa – Fireworks in my Closet
GALLERIA CONTINUA
Via del Castello 11
0577 943134
[email protected]
www.galleriacontinua.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56235/arcangelo-sassolino-canto-v/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56233/zhanna-kadyrova-mia-casa-mia-fortezza/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56234/jose-antonio-suarez-londono-a-new-larousse/
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