Se fin dalla sua nascita l’immagine fotografica è stata condizionata dallo strumento che la generava, oggi il paradigma sembra essere mutato: a sancire lo statuto di un’immagine è come questa verrà fruita. Anzi, nella maggior parte dei casi, la sua circolazione è la sua sola ragione d’essere, che sta all’origine di esasperati processi di autorappresentazione. Proprio all’interno di tali meccanismi è catapultato chi visita People at an exhibition, mostra di Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) alla Galleria Michela Rizzo di Venezia. La principale installazione-performance esposta fa sì che il fruitore incarni simultaneamente il ruolo dei tre attori che soggiacciono alla rappresentazione: lo Spectrum, ossia il bersaglio che la subisce, l’Operator, colui che la attua, e lo Spectator, che ne compulsa la fruizione. Si giunge così a una visione consapevole dell’ambiguità della condizione dello spettatore. La serie fotografica Guardati intorno (2016), realizzata alla Reggia di Monza, sembra essere il risultato dell’effetto-fosfene, dove è la realtà aumentata a modificare la vista, sovrapponendosi al paesaggio e vanificando così la dicotomia tra realtà e finzione.
Carlo Sala
Venezia // fino al 17 settembre 2016
Alessandro Sambini – People at an exhibition
a cura di Denis Isaia
MICHELA RIZZO
Giudecca 800q
041 8391711
[email protected]
www.galleriamichelarizzo.net
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/55306/alessandro-sambini-people-at-an-exhibition/
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