“La vida es sueño…”, scriveva Pedro Calderón de la Barca, mentre Freud sosteneva che “regrediamo” mentre sogniamo. Possono essere mille le interpretazioni del nostro inconscio e delle immagini che produciamo mentre sogniamo, ma le opere astratte di Anastasia Starovoitova (Arkhangelsk, 1973) non cadono nel regresso, accompagnandoci nel processo creativo di un’artista che cresce riportando sulla tela le sue emozioni. Anastasia coinvolge lo spettatore seguendo la logica di Duchamp, che riconosce nel fruitore dell’opera un “co-creatore”. Durante il vernissage l’artista ha proposto una sorta di scompaginazione, dando ai presenti la possibilità di decidere la collocazione e la disposizione delle opere nello spazio. La sede espositiva si fa atelier e luogo di lavoro e movimento. Il caos è solo apparente, sempre controllato, come l’arte di Starovoitova, che affonda le sue radici negli studi di cibernetica e matematica.
Anna Kostina
Milano // fino al 30 settembre 2016
Anastasia Starovoitova – abstract content vol. 2 of dreams & nightmares
a cura di Martina Cavallarin
WHITELIGHT ART
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