Bellezza stra-ordinaria. I ritratti di Karl Schenker a Colonia
Museum Ludwig, Colonia – fino all'8 gennaio 2017. Karl Schenker è il fotografo dell'alta società berlinese e newyorchese degli Anni Venti, fatta di ballerine, ricche signore, attori, politici e celebrity d'ogni tipo. In occasione della recente acquisizione di un centinaio dei suoi scatti, il museo tedesco riscopre l'opera del fotografo spesso tralasciato dalla storia dell’arte recente.
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INSTAGRAM IN SALSA ANNI VENTI
“Maestro di bellezza”, “innato creatore di figure eleganti”, “regista di volti femminili”. È così che negli Anni Venti del Novecento si parlava di Karl Schenker (Bukovina, 1886 – Londra, 1954). L’alta società berlinese di allora conosceva bene Schenker: l’autore di bellissimi ritratti di ricche signore e di uomini distinti, di fotografie di moda e cartoline di attori e attrici. È allora che la fotografia diventa mezzo per eccellenza dell’autorappresentazione. Un po’ come accade oggi sui principali social media come Instagram e Facebook. La sola differenza è che prima la fotografia non era self-made né alla portata di tutti. All’epoca, le persone comuni iniziavano a divenire immagini, proprio come oggi: “prodotti di consumo” pronti a dettare mode e canoni di bellezza per tutti. L’importante era apparire – non necessariamente essere – belli.
LA MAGIA DEL RITOCCO
Non si chiamava Photoshop, ma ritocco. Il principio però è lo stesso: apparire belli è più importante che esserlo nella realtà. In un mondo fatto di immagini, la vera passerella non è più in strada, ma su riviste, cartoline e immagini che circolano ovunque, oltre i confini della città.
Il ritocco a pennello era una pratica molto diffusa tra i fotografi ritrattisti. Sebbene quasi proibito agli inizi della storia della fotografia, nel Novecento invece il ritocco era ben lontano dall’essere un tabù: il Pittorialismo, un movimento di fine Ottocento, si era posto come obiettivo l’elevare la fotografia al grado della pittura e della scultura attraverso l’impiego di piccoli ritocchi a pennello sulle fotografie sviluppate.
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Karl Schenker, Dama manichino di cera, 1925
AL DI LÀ DELL’ORDINARIO
Karl Schenker era un maestro del ritocco. Ancora prima di iniziare a scattare, truccava lui stesso le sue modelle. Le posizionava poi quasi sempre allo stesso modo: di spalle, con lo sguardo rivolto verso l’obiettivo e la mano poggiata sul decolleté o vicino al mento. Una volta sviluppata, la fotografia veniva modificata. Il fotografo Heinz Hajek-Halke racconta che Schenker avrebbe realizzato delle fotografie di nudo di una donna dell’aristocrazia berlinese per poi “ri-vestirla” con tanto di pelliccia dipinta sulla superficie della fotografia.
Karl Schenker insegna che il bello è al di là dell’ordinario. Le sue soffici pellicce dipinte sulle figure di donne fotografate, l’uso del morbido sfumato che lascia i contorni delle forme leggermente fuori fuoco: tutto ciò contribuisce non a nascondere la realtà raffigurata, bensì a sublimarla. Non è poi sempre stato questo il fine di tanta arte?
Margherita Foresti
Colonia // fino all’8 gennaio 2017
Master of Beauty. Karl Schenker’s Glamorous Images
a cura di Miriam Halwani
MUSEUM LUDWIG
Heinrich-Böll-Platz
+49 (0)221 22126165
[email protected]
www.museum-ludwig.de
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