Di dono, perdita e infinito. Pistoletto a Bergamo
GAMeC, Bergamo – fino al 15 gennaio 2017. La città lombarda presenta una personale dedicata a Michelangelo Pistoletto, a cura di Giacinto Di Pietrantonio. Un’occasione per riflettere sulla poetica dell’artista, fra immagini e oggetti, infinito e limite.
REALTÀ SPECCHIANTI
Gli specchi catturano decine di volti, intrecci di passi ed è allora che lo spettatore trova e poi smarrisce frammenti di sé. I Quadri Specchianti, emblemi del lavoro di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933), fissi e sempre diversi, sono una possibilità che l’artista offre al fruitore della sua opera: di riflettersi, di guardarsi oppure no, di aggiungere un’altra immagine ancora al fluire ininterrotto di effimere impressioni. Grandi lastre di acciaio inox lucidato a specchio accompagnate da serigrafie rappresentanti persone, animali e oggetti di uso quotidiano sono state realizzate da Pistoletto a partire dal 1962, fino ai recentissimi Lavori in corso (2008) e Persone in coda (2015). Una realtà specchiata, un solo istante d’immagine in più, a dirci che nel passaggio si può conservare l’illusione di restare.
GLI OGGETTI IN MENO
Alla quasi immancabile necessità di prendere parte a un tutto in fieri si relaziona la coscienza della perdita, legata alla serie Oggetti in meno, esempi di comuni realizzazioni di artigianato, architettura, design a scala ambientale, che si impongono a provocare il consumismo tipico della società di massa. Quadro da pranzo e Lampada a mercurio (1965) con Mappamondo (1966-68) sono solo alcuni fra gli oggetti che Pistoletto propone, carichi della libertà di un’esternazione.
UNA VITA PER L’ARTE
Una cinquantina le opere in mostra, un tentativo di soffermarsi sugli accenti più significativi della narrazione d’una vita. A equilibrare la profonda quanto vorticosa esperienza offerta dal percorso espositivo è il progetto site specific dedicato all’opera Terzo Paradiso, che vedrà coinvolti anche i Servizi Educativi del museo. Concepita nel 2003, sviluppata negli ultimi anni, è la sintesi del marcato oscillare fra presenza e mancanza, acquisizione e perdita, sul quale si costruisce la mostra. Il simbolo matematico dell’infinito è rivisto e si offre a nuove visioni, portando dentro di sé anche il segno della finitezza. In questo limite tanto sfidato dalla condizione umana non vi è amarezza, ma una fervida coscienza, che partecipa dell’oggi senza temere di affrontare un tempo sconosciuto.
Proprio in queste ore giunge infine la notizia che la GAMeC si è aggiudicata il Premio Capitani Lombardia sezione Cultura, “per l’importante crescita del museo, considerato oggi uno dei centri di eccellenza dell’arte dell’Italia settentrionale”. Un premio che sarà consegnato il 15 ottobre, in fortunata coincidenza con la Giornata del Contemporaneo.
Linda Taietti
Bergamo // fino al 15 gennaio 2017
Michelangelo Pistoletto – Immagini in più, Oggetti in meno, un paradiso ancora
a cura di Giacinto Di Pietrantonio
GAMEC
Via San Tomaso 53
035 270272
www.gamec.it
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