Il sangue d’un poeta. Maya Zack a Roma
Galleria Marie-Laure Fleisch, Roma – fino al 19 novembre 2016. L’artista israeliana si mette sulle tracce del poeta Paul Celan. Con un video di venti minuti in grado di rapire lo spettatore. In mostra anche diversi disegni e una scultura. Protagonisti la carta e la carne.
Terza personale italiana per Maya Zack (Tel Aviv, 1976). Vale la pena fare un salto. Fulcro della mostra, un video in cui la vita del poeta ebreo rumeno Paul Celan – capace di far cambiare opinione a Theodor Adorno in tema di poesia e Shoah – viene rincorsa dall’indagine d’archivio di una ricercatrice. Protagonisti il ritaglio e il disegno – ovvero la manualità, e con essa la carne –, per mezzo dei quali la fredda lontananza del documento di repertorio (scritto e fotografico) si ribalta via via in pulsazione concreta, parossismo chiarificatore. A incantare è la naturalezza con cui il girato evolve verso esiti metaforici e barocchi. Un lavoro solido e avvincente, che fa pensare a Hitchcock e a Matthew Barney, non solo a William Kentridge. Magistrale l’uso del crescendo musicale operistico. Altri lavori in mostra parlano del video – dei disegni di taglio illustrativo, più una bella scultura: un libro muto, spalancato quanto possono esserlo una fisarmonica o un polmone.
Pericle Guaglianone
Roma // fino al 19 novembre
Maya Zack – Counterlight
MARIE-LAURE FLEISCH
Via di Pallacorda 15
06 68891936
[email protected]
www.galleriamlf.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56143/maya-zack-counterlight/
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