Lo spazio “si crea” al di là della superficie bidimensionale: di tela in tela, di tavola in tavola. È uno spazio sferico, che invita a essere penetrato, superando la vigorosa trama che Gianni Asdrubali (Tuscania, 1955) intreccia grazie al suo pennello con il fare aggressivo che Bruno Corà avvicina per similitudine a quella del torero, quando sferra i suoi fendenti. Formatosi negli Anni Settanta, Asdrubali presenta da Matteo Lampertico una quindicina di nuove opere, protagoniste della personale Assolo, inaugurata da una performance durante la quale l’artista ha dipinto live, in uno sforzo creativo ricco di tensioni elettrizzanti. “Qualsiasi supporto si smaterializza, è annullato dalla mia pittura”, sottolinea. Una ricerca spaziale che si conferma dunque, ancora una volta, nella gara ingaggiata con la materia per afferrare le profondità del vuoto, al di là della soglia tracciata dal colore. Al ritmo di variazioni gestuali e cromatiche praticamente infinite.
Alessandra Quattordio
Milano // fino al 15 dicembre 2016
Gianni Asdrubali – Assolo
MATTEO LAMPERTICO
Via Montebello 30
02 36586547
[email protected]
www.matteolampertico.it
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