Dancing in the rain. Al Barbican Centre di Londra una cascata (non) vi travolgerà
Ultimo fine settimana per godersi la stanza della pioggia del Barbican Centre di Londra. E per chi non avesse fatto in tempo, un po' di immagini video documentano questa incredibile installazione. Dove si è esibita anche la Random Dance Company...
Andare al Museo per beccarsi un acquazzone? Entrare asciutti e uscire bagnati fradici? Questa sembrerebbe la sfida che il Barbica Centre di Londra ha riservato ai suoi visitatori. Con una straordinaria installazione dal titolo Rain Room. Ma il condizionale è d’obbligo: l’apparenza inganna. Lo spazio espositivo di 100 metri quadrati, travolto da un acquazzone artificiale (2.500 litri d’acqua che cadono dal soffitto, al ritmo di mille litri al minuto), nasconde in realtà una magia tecnologica. Grazie a delle telecamere che mappano lo spazio in 3D, e a dei sensori che rilevano la presenza dei corpi nello spazio, la cascata s’interrompe al momento giusto. Un po’ effetto Mosè: le acque si ritirano, non appena cui viene rilevata una presenza. Pioggia interattiva, capace di seguire il passo e interpretare il movimento: basta camminare con lentezza, per riuscire a schivare il muro di pioggia, consentendo al dispositivo di intercettarti. Mettersi a correre, invece, è vivamente sconsigliato: in quel caso bagnarsi diventa inevitabile.
Nei due video prodotti dal Barbican l’installazione viene ripresa prima con dei visitatori all’interno, poi con uno spettacolo di danza: la coreografia è di Wayne McGregor per Random Dance Company, tutta giocata sulla sensazione di fluidità, di circolarità, di immersione, con musiche composte da Max Richter.
Per chi si trovasse a Londra ci sono ancora due giorni per concedersi questa esperienza. La Rain Room rimarrà allestita fino al 3 marzo 2013.
– Helga Marsala
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