I MicroCambiamenti di Simoncini.Tangi al Crac di Cremona. Tutta la natura in un istante
Al Crac arriva l'ultimo progetto vincitore di "FaceOff volume2". Il paesaggio si fa dettaglio infinitesimale, nel progetto di Simoncini.Tangi. Archivio aperto e partecipato, collezionando frammenti di natura
È l’ultimo dei quattro progetti selezionati del bando FaceOff volume2, curato da Ettore Favini per il CRAC di Cremona e finalizzato a stabilire una relazione tra gli artisti e il territorio urbano. MicroCambiamenti, ideato dalla coppia Simoncini.Tangi, risponde all’invito del concorso con un’opera dal taglio relazionale, dedicata a due luoghi simbolo della città, in cui si consuma un quotidiano rapporto con la natura: i Giardini pubblici di Piazza Roma (recentemente ristrutturati dall’architetto Andreas Kipar) e il giardino ottocentesco del Parco del Vecchio Passeggio. Luoghi di transito, di contemplazione, di quiete e di attraversamento. Luoghi in cui trova nuovamente senso l’esperienza della sosta e della fuga.
Qui, i due artisti, vanno a caccia di accadimenti infinitesimali, transiti sottili, soglie, micro percezioni, dettagli. Quegli incantesimi del non visto e del non detto in cui si consuma il passaggio di un tempo ininterrotto, denso di emotività: tempo della durata e non della scansione, della lentezza senza progressione, dell’intensità più che dell’estensione.
L’indagine per l’individuazione e la registrazione di questi istanti viene però affidata ai cittadini di Cremona, grazie a un lavoro partecipato che vive dei contributi, degli sguardi, delle memorie di chi vi prende parte, spontaneamente. Tutto quello che serve è una piccola videocamera o un cellulare, con cui filmare i micro-cambiamenti intercettati nei due luoghi scelti: l’ondeggiare di una spiga di grano, gli spostamenti delle nubi, gocce d’acqua che insistono tra le rocce ed il terreno, la danza silenziosa di una foglia o di un insetto. Cose da niente, invisibili all’occhio, solitamente consegnate alla distrazione e qui recuperate. Brevi elegie romantiche prendono forma nell’incastro tra tecnologia e sguardo, generando un archivio aperto, una mappatura dell’inessenziale: frammenti di natura, con cui ricomporre, in soggettiva, un paesaggio.
In mostra fino al 2 maggio al Crac – Centro Ricerca Arte Contemporanea/Liceo Artistico Bruno Munari, oltre che sul sito web, in forma di progetto in progress.
– Helga Marsala
www.crac-cremona.org
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