Vittorio Sgarbi VS Bartolomeo Pietromarchi. Vice versa? Una cerimonia funebre. Intervista dal Padiglione Italia
Vittorio Sgarbi visita il Padiglione Italia di Bartolomeo Pietromarchi. E lo boccia, naturalmente. Ecco la sua critica al vetriolo al progetto "vice versa", nell'intervista raccolta da Artribune Television
Interista di Valentina Grandini
Inevitabile chiedergli un parere a caldo. Il curatore uscente commenta il progetto del suo successore. E se si tratta di Vittorio Sgarbi c’è da tremare. Non ci va leggero, in effetti, il Vittorio nazionale, nel tessere le sue pungenti critiche alla mostra vice versa, presentata oggi al Padiglione Italia. Un Padiglione che lui definisce “cerimoniale”, dunque accademico e imbalsamato, trattandosi, nello specifico, di una “cerimonia funebre”. Tre artisti morti su quattordici e anche i vivi, a suo parere, non sono poi troppo vitali: regolari, perfettini, ordinati, prevedibili, tanto quanto erano scorretti, outsider, irregolari e clandestini i suoi. E poi il suo horror vacui di due anni fa, contro l’ordine e la pulizia dell’edizione odierna.
E non c’è dubbio, se un estremo opposto si poteva immaginare, rispetto al raffazzonato esperimento anarcoide di Sgarbi, era proprio una mostra come vice versa. Fatta di pause, di geometrie, di citazioni storiche, di estetiche corrette e di catalogazioni, con artisti solidi e ben radicati nel sistema. Sentiamo dalla viva voce del critico ferrarese l’analisi impietosa del Padiglione Italia 2013…
– Helga Marsala
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