War Paint for Trees: quando il cinema reinventa il paesaggio. Esperimenti creativi targati Lincoln Motor Company
La Lincoln Motor Company, mitica azienda americana specializzata in automobili di lusso, sostiene anche progetti creativi. Col programma "Hello, Again" produce progetti di artisti che sposino l'idea di "reimagination": questo film, per esempio, trasforma in incantesimo un viaggio nel deserto...
Novant’anni di storia gloriosa nel settore delle automobili di lusso. Fondata nel 1917 da Henry M. Leland e acquistata dalla Ford nel 1922, la Lincoln Motor Company è la divisione deluxe della celebre casa automobilistica americana. Un passato nel segno dell’eccellenza industriale, progettando vetture simbolo dell’opulenza, dell’eleganza, del benessere, e un presente che procede anche nel segno dell’arte. Interessata alla relazione tra classico e contemporaneo, tra radici e innovazione, Lincoln lancia qualche tempo fa “Hello, Again”, una serie di progetti con artisti e registi che condividono con l’azienda la filosofia della “re-immaginazione”: esplorare territori familiari per approdare a creazioni originali, reinventando le cose conosciute in una forma mai ipotizzata prima. Il visibile che lascia emergere la forza dell’invisibile.
Tra le tante produzioni sostenute, arriva adesso questo splendido short film, dal titolo “War Paint for Trees“, un cortometraggio sperimentale costruito intorno a un angolo di paesaggio. Siamo nel deserto della California del Sud: atmosfera sospesa, magica, una bolla di silenzio tra cieli infuocati e immense distese brulle. La camera scruta alcuni esemplari di Joshua Trees, gli Alberi di Giosuè, tipici di quelle zone. Ed ecco l’incantesimo: gli arbusti precipitano in una dimensione surreale, resuscitando come creature aliene, strane installazioni di luce sbocciate nella notte. E nel passaggio dal buio verso l’alba, tra una tempesta di stelle e il sorgere del sole, la natura si trasforma connettendosi al sacro.
Per questo gioiellino video, diretto da Jeff Frost (che è anche autore delle musiche), nessun effetto di motion graphics è stato utilizzato: il backstage, con l’intero processo di realizzazione, allestimento e riprese, è stato documentato in un apposito film. Tutti i segreti scenici, le finezze tecniche e le semplici intuizioni che stanno dietro la magia della visione: piccoli miracoli tra cinema e paesaggio.
– Helga Marsala
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