Erik Ravelo, Gli Intoccabili. Campagna shock per Fabrica: tutte le croci dei bambini, dal Vaticano a McDonald’s
Criticate, chiacchierate, apprezzate, le foto dell'ultima campagna di Erik Ravelo impazzano sul web. Il tema? L'infanzia, tra abusi e diritti negati. Dalla pedofolia al traffico degli organi, passando per l'obesità causata dal consumismo alimentare. Una produzione italiana, siglata Fabrica
Il suo nome era già schizzato sulle ribalte mediatiche nel 2011, con quella clamorosa campagna Benetton dal titolo Unhate: i potenti della terra colti, con abile artificio digitale, nell’idillio di un romantico bacio sulla bocca. C’erano, tra gli altri, Papa Benedetto XVI e l’Immam del Cairo, Barack Obama e il leader Chinese Hu Jintao, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, il Presidente palestinese Mahmoud Abbas e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyah. Coppie improbabili e scandalosamente avvinghiate. A fare da art director, per il chiacchieratissimo progetto pacifista, c’era lui, Erik Ravelo, artista cubano, nato a L’Avana nel 1979 e arruolato dalla grande squadra di Fabrica, agenzia di comunicazione visiva con sede a Treviso legata al gruppo Benetton, di cui oggi è direttore creativo.
È recente il lancio del nuovo ciclo shock di Ravelo, tematica sociale scottante e icnografia sfacciata, subito capace di aggredire lo spettatore. Con l’unico fine di far riflettere, denunciando. Si chiama Gli Intoccabili e sono sette fotografie, accompagnate da un video, dedicate alla condizione dell’infanzia nelle società contemporanee, tra guerre, consumi, abusi e indifferenza.
Tutto ruota attorno al simbolo della croce, laddove è un piccolo innocente a essere crocifisso, proprio sul corpo di un adulto. E gli adulti, tramutati in strumenti di tortura, sono un Cardinale, il pagliaccio-icona di McDonald, un soldato, un chirurgo, un turista occidentale, un ragazzo armato fino al collo, un tecnico del nucleare: rispettivamente emblemi della pedofilia diffusa in ambiente cattolico, delle degenerazioni alimentari causate dai fast food, della guerra in Siria, del traffico degli organi, del turismo sessuale, dell’utilizzo indiscriminato di armi negli USA, dell’incubo radioattivo. Così, senza voce, né peso politico, né diritti, i minori restano in troppi casi e in troppi luoghi del mondo le vere vittime di una deriva quotidiana.
Per alcuni eccessivamente violente, sicuramente assai immediate nell’utilizzo di simboli e riferimenti comuni, le immagini de Gli Intoccabili stanno facendo il giro del web alla velocità della luce. Obiettivo centrato, di sicuro dal punto di vista dell’efficacia comunicativa: i bambini non si toccano e le società del XXI secolo appaiono, dopo molti anni di lotte e di denunce, irredimibili e ancora colpevoli. Messaggio ricevuto e visibilità forte per lo spregiudicato Erik Ravelo, erede di quell’estetica pop in salsa social che in Italia ha da sempre il volto di Oliviero Toscani, papà di Fabrica e per vent’anni ineguagliabile firma delle affilate campagne Benetton.
Helga Marsala
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