Dear Reader, Took Them Away. Racconti d’amore e d’apartheid
Dall'ultimo disco di Dear Reader un brano che riporta alla storia del Sudafrica, tra intense declinazioni pop, blues e indie. Il videoclip che lo accompagna è un piccolo capolavoro poetico, che resta negli occhi e racconta una storia di tenerezza, di innocenza e di discriminazione
Amorevole, disperata, graffiante ballata senza tempo, Took Them Away è un racconto di pathos e di memorie buie, fra battaglie per la dignità ed echi di resistenze, barriere sociali, militanze. La sudafricana dalla voce cristallina Cheri MacNeil, anima del progetto Dear Reader, con questo pregevole brano compie un viaggio all’indietro, fino alle turbolenze dell’epoca di Mandela, ripescando vicende razziali che lasciano ancora ferite irrisolte. L’album Rivonia, in cui si sommano riferimenti alla storia del Sudafrica e al dramma dell’apartheid, è un gioiellino di ottima fattura, scritto e confezionato tra le pareti di casa e tutto gestito in prima persona (con il tocco esperto di Eli Crews al missaggio), inclusi arrangiamenti e produzione.
Undici canzoni in cui l’eleganza e la carica umana tracciano linee armoniche quasi perfette, sorrette da strutture di piano e percussioni, con inserti d’archi e una quantità di cori d’ispirazione gospel. Alternative pop intriso di sapori etnici, per un prodotto che unisce freschezza del canto, timbrica emotiva, potenza narrativa e raffinatezze sperimentali, riuscendo ad arrivare al cuore. Dentro ci trovi un boquet di riferimenti al femminile, da My Brightest Diamond a Tori Amos, da CocoRosie, a Björk, a Fiona Apple: un intero paesaggio cantautoriale che pesca con originalità dal blues, dal pop, dall’indie, con quell’appeal intelligentemente uterino, fra tenerezza, sensualità e ricercatezza sonora.
Lo short film che accompagna Took Them Away, diretto Rob Savage e prodotto da Ben Burdock, con l’efficacissima fotografia di David Mackie, è arrivato il short list nella sezione “Best Music Video” dello “Smalls Film Festival 2013”. Un piccolo capolavoro, dissolto in un tempo rallentato e affidato a un’estetica quasi pittorica, concentrato in tre minuti e mezzo appena: fra ombre pesanti, azioni teatrali, cromatismi saturi, primi piani sospesi, quasi a ricordare la lezione recente del grande Bill Viola, l’episodio si consuma con la rapidità sfocata del sogno, forse del ricordo.
Took Them Away mette in scena l’amore ai tempi delle discriminazioni razziali, come una pagina di diario scritta nel tumulto dell’adolescenza. Quando l’innocenza si infrange contro il dubbio e la sragione.
Helga Marsala
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