Mute, storia di una città silenziosa. Un gioiellino d’animazione dall’Olanda

Riuscitissima prova dello studio Job, Joris & Marieke, "Mute" racconta la vicenda divertente e insieme inquietante di una cittadina immaginaria, i cui abitanti erano nati senza bocca. Finchè un giorno una scoperta casuale cambia le vite di tutti, tra esclamazioni di gioia

Il folle cortometraggio animato di Job, Joris & Marieke, studio olandese che lavora con l’animazione, l’illustrazione, il character design e la musica, conquista la rete e fa il giro di importanti festival internazionali. MUTE è già un piccolo must-see, risultato di un mix efficace: cinico, ludico, comico, tenero, pulp, il film racconta la storia di una strana comunità di personaggi, specie di coloratissimi toys stilizzati, nati senza bocca. Nella città di Mute nessuno parla, né canta: in assenza dell’orifizio orale, l’unica maniera per comunicare sono i gesti silenziosi, rotti qui e là da striduli versi. Poi, d’improvviso, un incidente casuale rivela l’incantesimo possibile: basta squarciarsi il viso, appena sopra il mento, per procurarsi l’incredibile foro parlante. Ed è subito mania. Scatta una reazione a catena, come un virus che si impossessa di uomini, donne e bambini. Sangue a gogo e tagli decisi, procurati con qualunque oggetto capitato sotto mano: un coltello, un arnese da cucina, una fresa, gli spuntoni di una cancellata, una bottiglia rotta, un paio di cesoie, il bordo affilato di un cassetto… Il silenzio perenne è infranto dalle urla di gioia, come una liberazione collettiva: la città muta scopre l‘euforia del linguaggio e della comunicazione.

MUTE

MUTE

Con una grafica raffinatissima, un uso accurato di suoni e rumori, una tavolozza cromatica seducente, MUTE è una storia surreale, amabilmente horror.
Il corto, presentato in anteprima all’ultimo Dutch Film Festival, lo scorso settembre, concorrendo per l’assegnazione del Golden Calf, a ottobre ha partecipato all’Anim’est festiva di Bucarest, a Les nuits du cinéclub néerlandais, presso l’Institut Néerlandais – Centro culturale dei Paesi Bassi, mentre in calendario, nella prima metà di novembre, ci sono il Klik Festival di Amsterdam e il Playgorunds Festival di Eindhoven.

Helga Marsala

http://jobjorisenmarieke.nl/mute

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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