Trascorrere “6 giorni senza Arte”? Uno strazio! Parola di Lavanderia Young
Sono stati una settimana lontani dall'arte, senza farla, senza parlarne nè frequentarla. E alla fine dell'esperimento il collettivo Lavanderia Young è giunto a una conslusione: il taglio delle ore di storia dell'arte nelle scuole è pura follia. Gli studenti? La pensano come loro...
Un mese fa la protesta in forma di performance e di mini-inchiesta. Oggi un nuovo step di questa simbolica esperienza, condotta dal collettivo di giovani artisti-attivisti Lavanderia Young. L’oggetto? La (tristemente) famosa riforma Gelmini, ancora chiacchieratissima, di cui ci siamo tornati ad occuparci di recente, dopo l’appello di alcuni intellettuali al Governo Letta e al Ministro Carrozza, per reintegrare ed aumentare le ore di storia dell’arte nelle scuole. Così, lo scorso ottobre, l’azione si era svolta in due episodi: il progetto “6 Giorni senza Arte” aveva visto i ragazzi di Lavanderia Young privarsi per una settimana di ogni tipo di contatto con l’arte, a testimonianza di come in virtù di questa amputazione possa cambiare – in peggio – il quotidiano di coloro che vivono, discutono, si cibano d’arte, ogni giorno. Il tutto – sensazioni, riflessioni, cambiamenti nella routine – riportato e commentato su Facebook.
Pochi giorni prima dell’inizio della prova, era stata invece realizzata una videointervista ad alcuni studenti del Liceo scientifico Giordano Bruno di Mestre, proprio sul tema dei tagli alla storia dell’arte: ne è venuto fuori un video, con una serie di belle testimonianze. A sollevarsi è un coro unanime: senza l’arte non si va lontano. E nel percorso di formazione di uno studente, prescindere dagli input che arrivano dalla lezione di artisti, musicisti ed architetti, sia storici che contemporanei, è una forma di privazione irresponsabile. Perché la crescita culturale e spirituale di un ragazzo, così come l’affinamento della sensibilità e del gusto, passano in larga parte dalle materie umanistiche, incluso lo studio delle grandi vicende artistiche del passato e de presente. Semmai, la richiesta non è solo quella di un aumento in termini di ore, ma di un miglioramento in fatto di qualità e metodo: non più abbandonare un approccio nozionistico, descrittivo, superficiale, in favore di una vera, profonda e appassionata esplorazione dei contenuti. A scanso di noia e di ignoranza.
A tornare spesso è anche la riflessione relativa all’identità italiana: un Paese che di arte trabocca, da secoli, e che per paradosso rischia di dimenticarsene, scegliendo oggi di orientare le nuove generazioni unicamente verso al tecnologia, a discapito di quel patrimonio ineguagliato che è pilastro, orizzonte, strategica risorsa.
Interviste incoraggianti, che Ministri ed ex Ministri dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione farebbero bene ad ascoltare. Intanto, Lavanderia Young prosegue la sua battaglia con questa nuova iniziativa: una video-performance dal titolo “Senza Arte”, fissata per il 22 novembre alla 19, presso il Bar L’arcimboldo di Mestre. Ad accompagnarla anche la proiezione del video “Aspettando 6 Giorni senza Arte – Interviste”. Che intanto ci godiamo pure qui.
Helga Marsala
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