Luigi Ghirri e Giorgio Morandi. Il senso delle cose

Mentre il Museo Morandi, nella sua temporanea sede presso il MAMbo di Bologna, ospita un tributo di Rachel Whiteread al grande artista emiliano, noi ricordiamo due conterranei di Morandi, che ne studiarono e omaggiarono la pittura: Luigi Ghirri e Giorgio Messori

Un pittore, un fotografo, uno scrittore. L’appartenza a uno stesso territorio: Reggio Emilia e la sua luce, il paesaggo, l’orizzonte, la temperatura. Da qui, l’arte della visione, tra l’origine e la fine: sintonizzarsi sulle linee invisibili dell’esistenza, tessendo trame di immagini o di parole. Giorgio Morandi, Luigi Ghirri, Giorgio Messori: destini di corrispondenze spirituali, di narrazioni fertili, di distanze infinitesimali e di prossimità segrete. Una storia di triangolazioni sentimentali e di devozioni estetiche.
Messori fu amico di Ghirri, con cui collaborò per la pubblicazione dei due celebri volumi dedicati all’incontro luminoso, potentissimo con Morandi: Atelier Morandi, del 1992, un’ispirata ricerca fotografica nell’atelier di Via Fondazza, a Bologna, e in quello della residenza estiva di Grizzana; e poi Il senso delle cose (2005), quattrocenti scatti in cui si manifesta, come un’epifania antica, tutto l’amore folgorante dei due artisti per gli oggetti semplici, sfaldati nella luce mistica e insieme reale del mondo, quasi a farsi forme possibili dell’assoluto.

Luigi Ghirri, Bologna, Studio di Giorgio Morandi, 1989-1990 - Courtesy ©Eredi Ghirri

Luigi Ghirri, Bologna, Studio di Giorgio Morandi, 1989-1990 – Courtesy ©Eredi Ghirri

Nei giorni in cui il MAMbo di Bologna ha inaugurato il piccolo, prezioso intervento/tributo di Rachel Whiteread presso il Museo Morandi, Study for Room, ritroviamo questa bella testimonianza video: una passeggiata di Messori e Ghirri tra le opere della collezione Morandi, e poi l’estratto di un’intervista in cui lo scrittore evidenzia alcuni passaggi chiave della liaison poetica tra i due artisti: “Quello che è l’essenza della fotografia – lo scrivere con la luce – Morandi lo faceva in modo esemplare nella sua pittura. Ed è anche un po’ quello che ha fatto Luigi nelle sue ultime fotografie: faceva delle fotografie intorno a casa sua, spesso cercava queste nebbie, queste luci per rendere più evanescenti, quasi impalmpabili le apparizioni delle cose“.

Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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