Il primo bacio, secondo Tatia Pilieva
Coppie che si baciano, nella naturalezza di un incontro al buio. Quanto conta conoscersi per lasciar divampare la passione? Tatia Pilieva gira un video divenuto subito virale. Una valanga di click, per questo esperimento che conquista. E che presto rivela la sua vera natura...
Le dinamiche e le reazioni sono più o meno tutte uguali. Imbarazzo, sorrisi, occhi bassi, distanze, pause, esitazioni. E poi, dopo il primo gesto che rompe timidezze e diffidenze, improvvisamente ogni barriera cade. Ed è subito passione. La film maker russa Tatia Pilieva osserva una sfilza di coppie, etero e gay, giovani e meno giovani, cimentarsi col gesto più antico, più intimo, più carico di eros: il bacio. E se dietro ogni bacio c’è una storia, un’attesa, il senso di una relazione, di un incontro, di un turbamento e infine di una scelta, cosa accade quando a baciarsi sono, invece, due sconosciuti?
Questo si chiede la Pilieva e questo chiede alle “cavie” della sua performance, First Kiss, documentata attraverso un video subito diventato virale. La risposta? Incredibile a vedersi. Accade quello che accade sempre e comunque: cercarsi, annusarsi, sfiorarsi, avvinghiarsi, mordersi. In qualche caso con tenerezza, in qualche altro travolti da un insospettabile exploit d’ormoni. Giusto il tempo di scambiarsi uno sguardo e i (fragili) muri di circostanza si sfaldano. Vinti dal primo bacio.
La rete intanto gradisce e in tre giorni sono già quasi 30 milioni di clik. Ma la verità arriva presto, a smitizzare un po’ l’effetto magia: il video altro non è che un esperimento pubblicitario, per il lancio della collezione FW 2014-15 del brand losangelino Wren. Realmente degli estranei a baciarsi – “La sfida principale è stata quella di accoppiare davvero chi non si era mai incontrato prima“, ha raccontato a Fashionista.com il direttore creativo Melissa Coker – ma non esattamente gente raccattata per strada: amici, collaboratori, musicisti, modelli, scelti con cura anche pensando a come “formare una bella coppia“. E il dubbio resta uno: il film avrebbe funzionato lo stesso con dei protagonisti qualunque, non così belli e non così fashion? E il risultato non sarebbe stato più autentico e meno facile? Sicuramente sì, se si fosse trattato d’arte e non di moda. Ma per essere un fashion film, First Kiss ha superato qualunque aspettativa, uscendo fuori dai circuiti specifici e conquistando le folle, grazie al web. Marketing di qualità, che punta dritto al cuore. Ed è già record.
Helga Marsala
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