Palazzo Cini, un gioiello ritrovato. I capolavori di Vittorio Cini a Venezia
Finalmente aperta per lunghi periodi continuativi, la casa-museo in cui visse Vittorio Cini viene restituita alla città, svelando le sue straordinarie collezioni d’arte antica. Luca Massimo Barbero racconta storia e bellezza di questo spazio
Video di Marco Aprile
coordinamento Helga Marsala
produzione Artribune Television
Luca Massimo Barbero è direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini di Venezia dal settembre 2013. Tra le priorità subito individuate, in questa sfida che lo ha posto alla guida di una realtà strategica, fatta di promozione culturale, conservazione di fondi artistici e librari, valorizzazione di opere e idee, si è subito imposta la riapertura di un luogo magico come Palazzo Cini. Sontuosa casa-museo, incastonata nel cuore di quel distretto dell’arte in cui si trovano l’Accademia, la Collezione Guggenheim, la Fondazione Vedova e Punta della Dogana, questa fascinosa e misteriosa presenza architettonica è rimasta nell’ombra, da sempre. I veneziani – ma soprattutto gli studenti e gli studiosi di storia dell’arte – ne conobbero l’esistenza intorno agli anni Ottanta, quando parte dell’edificio venne donato alla Fondazione dagli eredi Cini e dopo poco aperto al pubblico. Aperture saltuarie, però. Concesse solo in sporadiche occasioni, per eventi speciali, ricorrenze, visite guidate.
L’incredibile tesoro del Palazzo restò così sottratto ai più, per decenni: qui, nella dimora che fu di Vittorio Cini, sono custoditi i capolavori che il grande mecenate veneziano acquistò nel corso della sua vita, mosso da un profondo amore per la conoscenza, da una vocazione umanistica a tutto tondo, da un gusto per il bello onnivoro ed invincibile. Collezionò dipinti, sculture, oggetti d’arte applicata, elementi d’arredo, sempre inseguendo la magnificenza e la preziosità figlie della migliore storia artistica ed intellettuale italiana.
A Palazzo Cini, nell’atmosfera raccolta e insieme lussuosa di un’abitazione d’epoca, si trovano dipinti toscani, un corpus di tavole ferraresi, alcune sculture di pregio e diversi pezzi di arte decorativa: Giotto, Guariento, Botticelli, Filippo Lippi, Piero di Cosimo, Dosso Dossi, sono solo alcuni dei nomi che brillano in questa suggestiva raccolta, finalmente restituita alla città. Fino al prossimo 2 novembre, le porte della casa-museo saranno quotidianamente aperte, con in più un ospite speciale: il capolavoro di Agnolo Bronzino Ritratto di giovane con liuto, proveniente dagli Uffizi di Firenze, è esposto nella Galleria di Palazzo Cini fino al 20 luglio 2014, quando farà ritorno il Doppio ritratto di amici di Pontormo, attualmente in mostra a a Palazzo Strozzi.
In futuro, la Fondazione Cini terrà aperto il Palazzo per almeno sei mesi l’anno. Regalando a Venezia un nuovo, inestimabile gioiello, che va ad inserirsi nel già ampio circuito museale cittadino.
Helga Marsala
Palazzo Cini
Rio Terra’ San Vio,864, Dorsoduro – Venezia
www.cini.it
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