Continuiamo questo viaggio nella memoria, condividendo l’archivio delle passeggiate d’artista, che il progetto Walk with the Artist sta portando avanti dal 2012, prima a Berlino, poi a Bergamo, prossimamente a Belgrado. Piccoli gruppi di esploratori urbani, affidatisi allo sguardo e ai percorsi di un artista, ogni volta diverso: guide speciali, per attraversamenti insoliti tra centro e periferia, tra parchi e palazzi, tra monumenti e giardini. Sono storie di flâneur contemporanei, in cui l’arte entra come ingrediente necessario, tramutando ogni tour in un’azione, una performance, una narrazione singolare, intima, creativa, condivisa.
Dopo le prime due tappe con Maria Mitsopoulou e Irma Markulin, a svelare angoli e snodi di Berlino ci hanno pensato due artisti italiani. Displaced monuments and disappeared places era il titolo della passeggiata-intervento progettata da Rebecca Agnes. Una spedizione alla ricerca delle tracce del passato recente della città, fra rimozione, dimenticanza e stratificazioni, nel quartiere Mitte. Si partiva da Rosenthaler Platz, una piazza che è radicalmente cambiata negli ultimi anni, per poi muoversi attraverso luoghi scomparsi o in via di mutazione. Ognuno capace di raccontare storie lontane o ancora vicine, esposte all’oblio ma intrappolate tra le architetture, le strutture urbane, le icone monumentali. Pagine di memoria, scritte sulla pelle di Berlino Est.
Per Paolo Barlascini si è trattato di andare “A caccia (di spazi) con Dada”: titolo divertente, in cui appare una seconda guida particolare, fida compagna dell’artista. Dada è una simpatica cagnetta, che ha accompagnato Paolo e i suoi walkers in giro per Berlino. Tutti a muoversi come segugi, provando a scoprire spazi e architetture con la stessa libera curiosità di un cucciolo al passeggio, senza guinzaglio. Una necessità fisica, quasi. Il bisogno di farsi luogo, di essere luogo, perdendosi, disorientandosi, stabilendo percorsi sempre inediti. Ma ritrovando sempre la strada di casa.
Walk with the Artist è un progetto di Zara Audiello, curatrice, e Stefania Migliorati, artista.
Helga Marsala
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