Z Zegna alla Leopolda di Firenze. I volteggi del Parkour, per raccontare l’uomo sporty-chic
Il video che restituisce alcuni momenti del grande fashion show, progettato da Zegna per l’ultima edizione di Pitti Uomo. Il tema dello sport sullo sfondo, declinato con inconfondibile stile, e incarnato da una squadra di acrobati di strada
Uno show tutto acrobatico quello proposto dal Gruppo Zegna, in occasione del grande ritorno a Pitti Uomo, dopo sette anni assenza, per il lancio dell’ultima collezione Z Zegna. Tema sportivo, con la pratica affascinante del Parkour a fare da sfondo tematico e iconografico, celebrando una linea che porta la firma del nuovo team creativo: al timone Murray Scallon e Paul Surridge, con la consulenza di Mike McGlafin per la progettazione delle sneakers, accessorio guida della sfilata.
L’uomo raccontato da Zegna, nel suo show dello scorso 19 giugno allestito all’ex Stazione Leopolda di Firenze, è un trendsetter iper-contemporaneo, viaggiatore, dinamico, attento all’eleganza quanto al comfort. E proprio sulla contaminazione tra chic e casual si forgia l’anima dell’intero progetto, in cui capi sportivi convivono con capi sartoriali, per un urban mix mai stereotipato e sempre multitasking: abiti, capospalla, camicie, bermuda, golf e pantaloni vivono di linee fluide e tessuti d’avanguardia (lane merino, cotoni tecnici, cuciture termosaldate), con una palette di colori dominata dal grigio cemento, chiarissimo, e il grigio carbonio, avvolgente. Qui e là chiazze di verde acido, giallo cedro, blu oltremare, bianco e nero, con ripetute concessioni a micro fantasie geometriche.
Il manifesto creativo si avvita intorno a cinque parole cardine: deformalizzazione, sportificazione, ibridazione, urbanizzazione, innovazione. Un glossario efficace, che restituisce in pieno l’idea di un guardaroba improntato a uno stile nuovo, non trasgressivo, ma che è già oltre il classico.
A fare da sfondo ai capi in passerella una scenografia di grande effetto, perfetta per il mood industrial dello spazio. Immersa tra onde di luce viola-blu, una grande impalcatura tubolare in metallo, di quelle che dominano i cantieri edili, si fa teatro di volteggi e acrobazie, grazie ai treceur che si arrampicano audaci: tornano gli spericolati numeri del Parkour, che è anche marchio riconoscibile delle t-shirt in edizione limitata, presentate per l’occasione. Erano solo 50 pezzi, al costo di 95 euro – tutti sold out – con impressa l’immagine di un traceur in azione di fronte Palazzo della Signoria: un omaggio a Firenze, a Pitti Immagine e al debutto della collezione Primavera/Estate 2015, tra sport, cultura, bellezza e ricerca.
Helga Marsala
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