Prosegue il nostro reportage sulle passeggiate urbane, che tra il 2012 e il 2013 Zara Audiello e Stefania Migliorati hanno organizzato tra le strade di Berlino, scegliendo delle guide molto speciali per gruppi di camminatori creativi. Walk with the Artist, programma che intanto va avanti in altre città d’Europa, è partito proprio dalla capitale tedesca, con una serie di tour cittadini strutturati e condotti da artisti internazionali: chi si prenotava poteva godersi i percorsi non turistici e assolutamente personali tracciati dagli “stalker”, in forma di performance, mappature, racconti, libere esplorazioni.
Dopo Maria Mitsopoulou, Irma Markulin, Rebecca Agnes e Paolo Barlascini, il blocco del 2013 ha visto in campo altri artisti delle ultime generazioni. Tra loro Irina Novarese e di nuovo la Mitsopoulou.
Il punto di partenza della passeggiata di Irina era il romanzo di Alfred Döblin Berlin Alexanderplatz, ambientato nella Berlino degli anni Venti, nei quartieri operai vicino ad Alexanderplatz: Una mappa della città segnata lungo le sue arterie proletarie, nel conflitto fra il mondo del crimine metropolitano e la volontà di redenzione del protagonista. Alle evocazioni letterarie si aggiunsero articoli di giornale, canzoni, dialoghi, per un libero montaggio di suggestioni con cui sovrapporre la Berlino epica e novecentesca di Döblin a quella contemporanea, dando vita a un nuovo spazio geografico e storico, tra realtà e immaginazione.
Il secondo walk di Maria Mitsopoulou aveva la forma di “una performance geolocalizzata e audiovisiva sui cortei, le camminate e i tour”. Lo spunto arrivava dal Malleus Maleficarum, testo in latino scritto nel 1487 da frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer per reprimere l’eresia, il paganesimo e la stregoneria in Germania. Tra le vie che connettono storie occulte del passato, il percorso si articolava in cinque parti mediante azioni e rituali magici, ironici, narrativi, collettivi: “Non raggiungeremo il campo-tenda in Oranienplatz, la ci devi andare da solo/a, ci baceremo in piazza Taksim, in dialogo con J. Butler, incontrarsi sotto un orologio marino, tenere saldamente un ombrello rosso, seguire i rapporti attuali sulla caccia alle streghe, pensare a sacri modi di viaggiare, mentre si è fra corpi che agiscono insieme”.
Helga Marsala
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