In Reverse per With Syria. Martin Stirling riavvolge il nastro: il film sulla Siria che non c’è

Siria, l'orrore che non finisce. Immaginate se fosse possibile riavvolgere il nastro, quello della morte e del conflitto. Immginate un Paese, che risani in pochi minuti e sue ferite. Dopo l'animazione di Banksy, un nuovo video per il progetto "With Syria". Martin Stirling firma un corto commovente

Il 15 marzo del 2014 partiva la campagna “With Syria”, lanciata da decine di organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Save the Children, Oxfam e Amnesty International, a sostegno del popolo siriano oppresso dalla guerra civile. Al centro c’era un video firmato dal re della street art, Banksy: un’animazione toccante, costruita intorno alla sua iconica “ballon girl”, la bambina col palloncino rosso. Tutto il mondo aderì con messaggi e donazioni, condividendo il video in modalità virale.
Oggi, a distanza di sei mesi, la risoluzione è ancora lontana, mentre le tensioni in Medio Oriente si complicano. I bambini, trascinati dagli adulti in un teatro dell’orrore, scontano l’evidenza di un presente disastrato e di un futuro opaco: unica certezza, i traumi collezionati. Secondo un rapporto appena stilato da Save The Children “più del 18% delle scuole in Siria sono state distrutte, utilizzate a scopi militari o come rifugio per gli sfollati. Intere generazioni vedono messo a rischio il loro futuro: i tassi d’istruzione nel paese passano da oltre il 90% al 6% negli ultimi quattro anni. Difficile la situazione anche per i bambini rifugiati, spesso costretti a lavorare e vittime di bullismo e violenze”.

In Reverse

In Reverse

Tra le molte operazioni si solidarietà e di informazione messe in campo, arriva un nuovo progetto. Uno spot. Una piccola cosa, destinata a raccontare al mondo tutto lo strazio della guerra, generando consapevolezza. Ancora una volta ci si affida a un maestro dell’immagine. Ancora una volta è “With Syria” ad affilare le armi della comunicazione. Ancora un video, che sta già viaggiando sul web con numeri straordinari. Lo firma Martin Stirling, pluripremiato regista  britannico, celebre per i suoi provocatori short film, spot e docudrama, non nuovo  ad esperienze di taglio sociale.

Scene dal conflitto siriano

Scene dal conflitto siriano

Stirling sceglie un registro poetico, senza rinunciare alla forza destabilizzante della visione. In Reverse è la storia che nessuno potrà scrivere mai, quella che porta indietro le lancette dell’orologio, cancellando ferite, crolli, devastazioni. In Reverse è la Siria com’era e come non sarà mai più. Un frammento di città immaginato, pigiando il tasto rewind: le case sventrate dalla bombe e i bambini colpiti a morte, fra strade coperte di polvere e terrore, sono solo un incubo che si spezza. Il cinema riavvolge il nastro del conflitto e per un attimo è di nuovo la quiete.
In chiusura, una sola frase. “Non possiamo invertire quello che è successo in Siria, ma possiamo cambiare il finale“. Un pugno nello stomaco, seguito da un imperativo categorico: non rassegnarsi. E imparare a non guardare altrove.

Helga Marsala

www.withsyria.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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