Tutta la luce del rame, alla Triennale di Milano. Da Lucio Fontana a Ron Arad, tributo all’oro rosso
Un video di Rebecca Salvadori racconta un’inedita mostra in corso alla Triennale di Milano. Usi, funzioni, forme e colori del rame, dal secondo Novecento ai nostri giorni. Un progetto eclettico, seducente, istruttivo
Lucente, cangiante, resistente ma flessibile, inconfondibile con la sua nuance metallica tra l’arancio e il dorato. Il rame, elemento chimico segnato col numero 29 sulla tabella atomica, lega tra le più antiche tra quelle utilizzate dal’uomo (le prime tracce conducono sino all’8700 a.C.), associato un tempo dagli alchimisti al pianeta Venere, conta una quantità di funzioni e applicazioni straordinaria. Dalla tecnologia al design, dall’arte alla scienza medica, c’è un universo intero che racconta, nel tempo e nello spazio, la storia e l’identità di questo materiale unico. Una mostra, in corso presso la Triennale di Milano, si srotola intorno al tema, trasformando un metallo dalla elevatissima conducibilità elettrica e termica in oggetto di un’indagine estetica e scientifica intrigante.
Trame, a cura diAntonella Soldaini ed Elena Tettamanti, sceglie dunque un approccio trasversale, celebrando la versatilità di questo protagonista universale della creatività e della ricerca. Allestimento elegante, declinato tra gli spazi ariosi del museo, per un progetto originale nei contenuti, raffinato nella forma, illuminante per le inedite connessioni disegnate lungo il percorso.
Tra Minimalismo, Arte Povera e ultimi linguaggi, la sezione dedicata all’arte contemporanea regala una galleria di sculture e installazioni preziose, trenta in tutto: lastre lucide, ossidate o acidate, fili intrecciati, forme austere o delicate, innesti con altri materiali, giochi di riflessi, geometrie, aperture. I nomi? Da Fausto Melotti, col suo strepitoso Monumento al nulla, in cui sei colonne di rame reggono uno sottile rete di acciaio, come adagiata nel vuoto, ad un Concetto Spaziale del ’62 di Lucio Fontana, superficie aperta sul nero dell’infinito grazie a un ricamo di fori e di tagli. E poi Carl Andre, Luciano Fabro, Anselm Kiefer, Joseph Beuys, Roni Horn, Danh Vo, tra gi altri.
Per il design sono invece cento gli oggetti esposti, progettati da altrettanti nomi autorevoli della scena internazionale: da Gae Aulenti a Ron Arad, da Antonio Citterio a Tom Dixon, da Ross Lovegrove a Tobia Scarpa; per l’architettura sono raccolti dieci modellini legati a progetti di autori come Herzog & de Meuron, Renzo Piano, Aldo Rossi, Steven Holl, mentre la sezione dedicata alla tecnologia svela i molti settori cruciali in cui il rame viene impiegato, come l’informatica, la medicina, l’energia, i trasporti.
Helga Marsala
“Trame. Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura”
fino al 9 novembre 2014
Triennale Design Museum – Viale Alemagna 6, Milano
www.triennale.it
www.mostratrame.com
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