Textures, l’abbecedario dell’arte contemporanea. Videotributo, dalla A alla Z

Un po' progetto grafico, un po' un gioco col lettering tipografico, un po' esperimento video. Ma soprattutto un tributo ad alcuni grandi artisti ed architetti contemporanei. Ecco una spelndida prova di due giovani creativi francesi...

Bella l’idea, efficace il risultato. Un esperimento tra video e grafica, che mette in fila una serie di maestri dell’arte e dell’architettura, associandone ognuno a una lettera dell’alfabeto. Ne viene fori, in circa tre minuti e mezzo, un abbecedario fatto di grandi artisti , scovati tra il secondo Novecento e questo inizio di secolo. A fare da trait d’union è il gioco dei caratteri tipografici, divenuti essi stessi l’immagine viva delle varie ricerche selezionate: dalla A alla Z, una sequenza di lettere che si fanno opere, materiali, fulcri di spazi architettonici o espositivi, risultati di tecniche e cifre personali, tra ologrammi, raggi X, net art, tessuti, caleidoscopi, disegni, sculture, scritture di luce, segni o parole. Una giostra in movimento, con un’incalzante e ruvida soundtrack elettronica, come tributo ad alcuni capitoli senza tempo dell’arte contemporanea.

Textures

Textures

Si parte con la A di Alluminio per César Baldaccini, la B di Beton (calcestruzzo, in francese) per Tadao Ando, la C di Chronopohotographie per Berenice Abbott, continuando con Diffraction per Olafur Eliasson, Encre (inchiostro) per Alberto Sevezo, Flash per Ryoji Ikeda, Graphite per Christo e Jeanne-Claude, Hologramme per Bradley Munkovitz, Impression per JR… E cos’ via, passando per i Neon di Dan Flavin, la Quadricromia dei dipinti di Roy Lichtenstein, la Resina delle sculture di Anish Kapoor, le Trame rigate di Daniel Buren, fino alla Z dello Zoetropio, antica tecnica di pre-cinema recuperata da Peter Hudson.
Gli autori, giovanissimi, sono i francesi Federico Pelat e Alexis Zacchi, talentuosi graphic e motion designer. Textures, questo il titolo del lavoro, mette insieme la loro passione per le arti visive, l’esperienza nel campo della grafica, gli studi sul lettering e la ricerca nel campo del video e dell’immagine in movimento. Sintesi ottima e formula originale, strizzando l’occhio al mondo dei videoclip, per un piccolo catalogo in forma di omaggio e di esperimento creativo.

Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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