Berlinale 2015. Incantevole Léa Seydoux in Journal d’une femme de chambre. Ma buca il red carpet
Terza giornata dalla Berlinale. Dopo Renoir e Bunuel anche Benoit Jaquot: terzo film tratto del romanzo "Diario di una cameriera". Fra corsetti e crinoline, Lea Seydoux conqusta tutti. E poi Cloro, film italiano già applaudito al Sundance
Trasferta berlinese per Lamberto Sanfelice e Sara Serraiocco, nella sezione Generation con Cloro. Realizzato anche grazie al supporto del Mibact, il film sta girando con successo nel circuito dei festival internazionali: ha infatti avuto spazio anche al Sundance, tra i pochi rappresentanti del tricolore. Sarà distribuito a marzo dalla Good Films di Ginevra Elkann.
Ma in questo sabato berlinese la vera star (assente perché sul set dell’ultimo James Bond) è l’incantevole Léa Seydoux, nei panni di una domestica per Benoit Jaquot in Journal d’une femme de chambre, terza versione cinematografica del romanzo di Octave Mirbau Diario di una cameriera. L’attrice francese, già vincitrice di una Palma come migliore attrice a Cannes, ha classe da vendere, savoir faire e una personalità estremamente sofisticata. Ma soprattutto sa scegliere parti che valorizzano al meglio le sue capacità introspettive.
Grave è invece, per la Berlinale, che l’attrice abbia il red carpet bucato nella data di massima attenzione mediatica. In un anno che pare già freddino e fiacco.
Federica Polidoro
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