Il giardino di carta di Chanel. Fiori, pizzi, foglie, cristalli: spettacolo d’incanto al Grand Palais

Non solo Prada o Dolce & Gabbana: a distinguersi in fatto di fashion show è anche Chanel. Che a Parigi ha montato un incredibile giardino di carta semovente. Un po' scenografia, un po' installazione artistica

Nientemeno che un Eden immacolato, monumentale, nel cuore del Grand Palais: è l’installazione che ha accolto lo scorso 29 gennaio la sfilata parigina di Chanel haute couture SS2015. Un’architettura effimera, tutta bianca, fatta di carta piegata ed intagliata, a replicare una foresta tropicale, tripudio di piante e fiori congelati in un total white concettuale. Poi, un annaffiatoio, due simboliche gocce d’acqua, la musica che parte e la magia che esplode, come a risvegliare una scultura cinetica.
Il giardino di carta sboccia in una sinfonia di colori, svelando le segrete armonie di foglie, petali, arbusti, palme, cespugli, germogli in movimento. Un giocattolo meccanico, surreale, persino sinistro, nel pulsare ossessivo di suoni elettronici. Il confine col teatro e l’arte contemporanea? Sottilissimo.

Chanel SS2015 - Grand Palais, Parigi

Chanel SS2015 – Grand Palais, Parigi

E in questa portentosa scenografia di origami sfilano le modelle, come virginali creature straniate in un Paradiso artificiale. Figure bon ton, in perfetto stile Chanel, femminili, mondane ed aggraziate, testimonial di un lusso mai urlato.
E scorrono i tailleur, le giacche girocollo o con chiusure di sbieco, le gonne dritte o a campana, al ginocchio o al polpaccio, i micro top e i bolerini doppiopetto; la tavolozza è variegata e accesa, come a raccontare i colori di un tramonto esotico o di un bosco in primavera: arancione, blu elettrico, giallo limone, rosa, rosso, corallo, nero, bianco, argento.

Chanel SS2015 - Grand Palais, Parigi

Chanel SS2015 – Grand Palais, Parigi

Mentre il richiamo al paesaggio floreale torna, con tutto l’appeal borghese della collezione: Karl Lagerfeld punta tutto su una femminilità misteriosa, seducente, tra applicazioni di camelie o fiorellini di campo, gonne che sembrano corolle, mix di lana, tulle, twead e organza, cristalli, micro paillettes, pizzi, bottoni gioiello, finiture in pvc, frange, palette pastello come prati fioriti in aprile.
Chanel conferma, con brio e impeccabile gusto, l’attenzione spasmodica al dettaglio. Calibrando semplicità, ricercatezza e piccoli azzardi creativi, in una trama di riflessi, minuzie , tocchi di luce. Portando in scena una strepitosa fiaba contemporanea.

Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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