The Lack di Masbedo al Madre di Napoli. Il cinema come video arte, e viceversa
Il primo lungometraggio dei Masbedo è in partenza per Art Week Dubai. E pochi giorni fa era al Madre di Napoli. Dove abbiamo rubato un commento agli artisti...
Prima prova nel lungo formato. I Masbedo (Nicolò Massazza – 1973, Milano – e Iacopo Bedogni – 1970, Sarzana) avvertono i rischi di trasporre il loro collaudato ed incisivo modus operandi di video artisti – che trae forza dall’intensità emotiva sospesa e rallentata – nel minutaggio ampliato di ottanta minuti. Ma proprio perché consapevoli, i rischi li superano senza diluizioni banalizzanti, trovando una “eccezionalità linguistica che porta la videoarte nel linguaggio cinematografico”, come ha sottolineato Alessandro Rabottini, Curator-at-Large del Madre di Napoli e testimone, con il Direttore Andrea Viliani e la Vicepresidente della Fondazione Donnaregina Laura Cherubini, della presentazione al museo di Donnaregina di The Lack, primo lungometraggio del duo.
Quasi un’ora e mezza di paesaggi neoromantici, visionarietà onirica, inquietudine latente e emotività penetrante, in perfetto stile Masbedo, per raccontare l’abbandono e l’assenza, declinati in quattro vicende e quattro capitoli filmici.
Ma cosa ha spinto gli artisti a spostarsi dalla videoarte al cinema?
Sicuramente la “volontà di fare un racconto più corale, più complesso”, dando vita a “un progetto apolide, che trae energie e fonte di ispirazione da entrambe le nicchie e da entrambi i sistemi”, che accetta la sfida insita in ogni ibridazione e che anche dal punto di vista della critica “si espone a dei rischi, perché la critica dice: ok, ma questo cos’è?”. Ce lo raccontano loro stessi, in una videointervista catturata in occasione della presentazione partenopea.
Diana Gianquitto
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati