Cannes 2015. Tutti i consensi di Moretti: convincere, con sobrietà
Un buon film, forse troppo minimalista per ambire a una Palma d'Oro. Accoglienza positiva per l'ultimo lavoro di Nanni Moretti, ma senza troppo clamore. Pessima prova, invece, per un grande regista americano
Tutti soddisfatti per Nanni Moretti, accolto bene dalla stampa estera. Il regista, dal canto suo, apprezza la serietà della kermesse e il rispetto per il cinema che il Festival di Cannes esprime, al di là delle celebrazioni glamour. “Mia Madre” è stato giudicato comunque un film minore, per la sua compostezza, il minimalismo e la sobrietà. E almeno per ora, l’assegnazione di una seconda Palma d’Oro al nostro regista sembrerebbe improbabile. Più plausibili un premio per la regia o uno per la migliore interpretazione a Margherita Buy, ma è ancora troppo presto per vaticinare.
Tra i giornalisti cresce il disappunto per la debolezza della line up, sensazione che culmina con “The Sea of Trees” di Gus Van Sant: un inspiegabile scivolone, tanto del regista quanto dello sceneggiatore e dei protagonisti. La pellicola determina infatti la fine del momento d’oro di McConaughey, che in scena dà una prova nient’affatto personale. Mentre il ruolo di Watanabe, che interpreta un demone della foresta, è retorico ai limiti del sostenibile, così come i commenti sonori. Nessuna sorpresa se il pubblico è insorto sui titoli di coda.
Federica Polidoro
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