L’altro Pollock. La pittura di Charles alla Collezione Guggenheim
Due fratelli, due artisti, due vite per la pittura. Il primo celebrato dalla storia dell'arte del '900, l'altro sconosciuto ai più. Una mostra di Pollock alla Collezione Guggenheim di Venezia: e per una volta non si tratta di Jackson...
Essere “fratello di”, per sempre all’ombra di un artista geniale, tra le personalità più travolgenti e decisive di tutto il Novecento. Essere l’altro Pollock, quello non noto, quello mai citato, quello che vive nelle memorie affettive e nelle lettere di lui, l’immenso Jackson. Ed essere, per vocazione, per caso o per dna, un artista. Anche lui. Minore, invisibile, costretto sul margine di una biografia familiare, eppure talentuoso, brillante, in cerca di un destino proprio e di una propria visibilità.
A Charles Pollock, figura pressoché sconosciuta, sfuggita alla grande narrazione dell’arte contemporanea, la Collezione Guggenheim di Venezia dedica una mostra curata da Philip Rylands, la prima retrospettiva mai realizzata in assoluto.
Con un centinaio di opere, in parte inedite, tra dipinti e documenti, l’esposizione ripercorre la carriera del fratello maggiore di Jackson Pollock, non dimenticando di evidenziare, con lettere, foto e schizzi, la natura del rapporto tra i due. Un progetto intelligente, a tratti sorprendente, che svela i vari passaggi di una produzione significativa: dai paesaggi e le scene di vita rurale – raffinate prove a olio o acquerello – che negli anni ’30 ne fecero un interessante esponente del “regionalismo” statunitense, fino agli esperimenti astratti degli anni ’40 e ’50, in cui si scorgono elementi surrealisti e riferimenti alle nuove tendenze dell’espressionismo astratto. Tutti i materiali in mostra arrivano dall’Archivio Charles Pollock di Parigi, grazie alla collaborazione della famiglia Pollock.
Helga Marsala
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