La nascita della politica, migliaia di anni fa. Quando un piccolo villaggio diventava comunità
La politica, oggi, si muove spesso tra farsa e tragedia. Eppure, il senso originale era ben altro. La nobile arte del governo fu subito strumento di vita e di democrazia. Non ai tempi dell'antica Grecia, ma molto prima. Almeno secondo questo splendido corto animato, ambientato in un villaggio primitivo e prodotto da una fondazione statunitense
Tornare al senso originario delle cose, qualche volta, conforta. Dinanzi allo spettacolo della politica, così come la si intende e com’è diventata oggi, è sano ritrovarne l’aristocratica etimologia: l’arte di governare, ciò che attiene alla città. Il mito – ferito ed incompiuto, costantemente rinviato – della polis democratica e dei suoi equilibri alti.
Intorno alla missione della democrazia ed al pensiero della modernità, coi suoi diritti e le sue leggi, lavora fin dal 1927 l’americana Kettering Foundati
Lo short film, prodotto n collaborazione con Momentum, Inc. e MainSail Productions, porta la firma del talentuoso artista e illustratore Danijel Zezelj. “
Tutto scorreva tranquillo, finché l’amico fiume esplose in una furia incontenibile. Le esondazioni periodiche travolsero capanne e persone, seminando la morte. E non bastarono invocazioni e rituali, né la speranza né l’attesa, per riportare la pace. Il Dio del fiume non smetteva di impazzire.
La decisione traumatica di abbandonare quel luogo fertile, l’unico finora conosciuto, giunse grazie a un fatto nuovo: la riflessione collettiva. Andarsene, ma dove? Lungo quali vie? Incontro a cosa? Gli abitanti del villaggio si misero a discutere intorno al fuoco e sperimentarono la possibilità di scegliere insieme, secondo il volere della maggioranza e l’arte della mediazione. In quel momento il gruppo diventava comunità, scoprendo la via della razionalità e l’armonia sociale. E iniziando a costruire il proprio destino.
A illustrare il racconto sono gli inchiostri nerissimi e le pennellate candide di Zezelj: disegni asciutti, drammatici, giocati su contrasti netti, come in un arcaico teatro delle ombre o in uno splendido graffito rupestre. Un piccolo capolavoro animato, per riportare l’infinita saga della politica incontro al suo cuore antico e necessario.
Helga Marsala
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