Quando la pubblicità sceglie l’arte. Ferrero Rocher, cioccolatini come capolavori
Pubblicità che scelgono temi legati all'arte: tante, tantissime. L'ultima la sforna la Ferrero. Con uno spot che ruota intorno all'idea di capolavoro: un cioccolatino come il David di Michelangelo? Più o meno...
Il cliché romanzato dell’artista boémien colpisce ancora. Perfettamente incrociato con quello dello stile italiano, del trionfo rinascimentale, dei grandi musei e delle città-gioiello ricche di storia. È la formula su cui punta l’agenzia Publiregia, responsabile della comunicazione per il colosso Ferrero, nel nuovo spot dedicato ai Ferrero Rocher, con la regia di Ago Panini e la fotografia di Alessandro Bolzoni. Tramontata definitivamente la lunga stagione di Ambrogio e della sua grande dame in giallo, arriva adesso un impeccabile corto, immerso in un’allure da fiction internazionale. Tutto girato a Firenze, con uno splendido cinquantenne nelle vesti di protagonista, perduto tre le meraviglie del monumentale centro storico. Un turista? Un artista? Forse. Ma non solo.
Abito sartoriale in lino e borsalino beige, l’elegantissimo gentlemen incarna qualità e raffinatezza del made in Italy: in fatto di abiti, ma anche di cultura, arte e naturalmente cibo.
Contemplando celebri scorci cittadini, eccolo tra le sale degli Uffizi, al cospetto del mitologico David di Michelangelo. E come si faceva una volta, armato di notebook e matite dà sfogo al suo talento con un po’ di schizzi dal vero. Poi, disegnando davanti a un caffè, arriva la folgorazione. Dalle armonie plastiche del David alle alchimie del cioccolatino perfetto il passo è breve. L’artista indossa i panni abituali di chef e torna nel suo laboratorio a svelare la brillante intuizione: così, come leggenda volle, tra suggestioni artistiche, colate di cioccolato e cuori di nocciola, nacquero le celebri pepite d’oro, come piccoli “capolavori”…
Helga Marsala
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