I mie amici hanno più talento di me #4. Gianni Politi e l’arte della condivisione, tra suoni e visioni
Performance, dj set, proiezioni: un'estate all'insegna dei new media e dell'elettronica al Pastificio Cerere di Roma. Il quarto appuntamento della rassegna curata dall'artista Gianni Politi è stato sintetizzato - come gli altri 3 - in una breve documentazione video
Dopo i tre appuntamenti estivi, che avevano portato nel cortile del Pastificio Cerere una serie di azzeccati mix di suoni elettronici e immagini video, un ultimo show ha concluso il ciclo, lo scorso 9 settembre. “I miei amici hanno più talento di me”, rassegna ideata e curata dall’artista Gianni Politi, insieme ad altri artisti coetanei ed affini per poetica, intenzioni e sperimentazioni, ha provato a raccontare uno spaccato della scena emergente romana, puntando tutto sul tema della condivisione, dello scambio creativo ed intellettuale, della formazione di un milieu coerente e insieme variegato.
Protagonisti di questo quarto evento erano i dj Gattonero e Zerø, insieme all’artista Pino Pipoli col video Temporale (2015). Installata sempre nella corte interna l’installazione Where is Dawn now? di Leonardo Petrucci.
Musica cerebrale, astratta e rigorosa per Gattonero, cofondatore e direttore artistico del collettivo audiovisivo LSWHR, per una maglia sonora che spazia dalla disco alla new age, dall’abstract house all’acid house, mentre echi della mitica scuola di Detroit arrivano dai set di Zerø, con una scia ipnotica di dub e techno.
Prima di loro, nel mese di luglio, avevamo visto e ascoltato: Estasy, Rawmance, Lupo Borgonovo, Vostok Lake, Name / Age, Federico Del Vecchio, Heroin in Tahiti, Altarboy e Gianni Politi.
Inserito nella programmazione Estate Romana 2015, il progetto è stato realizzato con il sostegno di Roma Capitale, in collaborazione con la Siae.
Helga Marsala
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