Gradi di Libertà. Immagini da una mostra fra arte e scienza
Ultima puntata dal ciclo di contributi video dedicati a "Gradi di libertà", una mostra che indaga il concetto di libertà muovendosi fra arte e scienza, con sconfinamenti vari: storia, antropologia, tecnologia, sociologia. Dodici artisti, due curatori e la produzione della Fondazione Golinelli
Il senso della società contemporanea per la libertà. Essere liberi, per urgenza e per spirito di sopravvivenza, pagando il prezzo di una battaglia, mettendo a rischio l’esistenza o solo difendendo l’autonomia del pensiero; esserlo con sacrificio o con naturale slancio, nel mezzo di contesti politici complessi, spesso durissimi, in certi casi maturi. Essere schiavi, intellettuali, nomadi, padroni, figli del sistema o destinati alla ribellione. Essere artisti, con la faccenda della libertà sempre fra le mani, da gestire, da capire, da reinventare in forme nuove.
Di libertà si è occupata l’ultima mostra prodotta dalla Fondazione Golinelli e ospitata dal MAMbo di Bologna, usando – come sempre – la lente dell’arte contemporanea e quella della scienza, con intersezioni varie fra politica, storia, sociologa, antropologia.
Dopo quattro clip monografiche dedicate ad altrettanti artisti fra i molti selezionati (Halil Altindere, Vanessa Beecroft, Cao Fei, Igor Grubić, Susan Hiller, Tehching Hsieh, Dr. Lakra, Ryan McGinley, Pietro Ruffo, Bob and Roberta Smith, Ryan Trecartin, Nasan Tur), chiudiamo il ciclo con il report integrale del progetto; un video che riassume senso e angolazioni prospettiche della mostra, passando in rassegna opere, artisti, ambienti.
Curata da Cristiana Perrella e Giovanni Carrada, “Gradi di Libertà” resta ancora per questo weekend: c’è tempo per una visita fino a domenica 22 novembre.
Helga Marsala
Gradi di libertà
fino al 22 novembre 2015
MAMBo – Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna
www.artescienzaeconoscenza.it
www.mambo-bologna.org
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