Canto di Natale, un classico di stagione per tutte le età
Risale addirittura al 1843 questo racconto, e non dimostra proprio i suoi anni. Non c’è Natale che non venga citato e periodicamente riproposto nei vari adattamenti cinematografici, televisivi o teatrali. Nel video di oggi ce ne parla, direttamente dalla casa di Charles Dickens oggi Museo omonimo, un grande esperto della materia.
È uno dei racconti più tipici del Natale, il più famoso di Charles Dickens, che quando lo scrisse intendeva sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vittime della rivoluzione industriale: donne, ma soprattutto bambini sfruttati nelle fabbriche e nelle miniere. Povertà, sfruttamento minorile e analfabetismo erano gravi problemi dell’Inghilterra dell’epoca, che le leggi esistenti non riuscivano a limitare.
Dickens cominciò col concepire il protagonosta Scrooge, misantropo, avaro e senza sentimenti. Lui diventò il simbolo delle classi più benestanti, coloro che gestivano senza scrupoli le industrie e che approfittavano dei meno abbienti. La seconda intuizione fu quella dei tre spiriti che visitavano il vecchio nella notte (Passato, Presente e Futuro), tramite il cui incontro si analizzavano le ragioni del suo carattere e avveniva, infine, la trasformazione dall’estrema misantropia alla benevolenza verso gli altri.
Dickens voleva che il libro fosse molto attraente e le illustrazioni dipinte a mano, cura del famoso caricaturista John Leech, furono molto costose, una grande contraddizione dal momento che l’autore desiderava anche che raggiungesse i più poveri. Alla fine fu impossibile pubblicare il racconto sotto i 5 scellini, un costo insostenibile per una famiglia della classe operaia. Dopo quasi duecento anni, A Christmas Carol è ancora uno dei libri più tipici del Natale, un classico irrinunciabile, da tornare a leggere a tutte le età.
In questo video, prodotto dalla British Library, ce ne racconta la genesi uno dei massimi esperti in materia, l’Emerito professor Michael Slater del Birkbeck College di Londra. A sentirlo parlare, mentre sfoglia le pagine illustrate di una copia originale, viene subito voglia di fare un salto in libreria. O su Amazon.
– Federica Polidoro
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