Visita allo studio londinese di Yinka Shonibare: uno spazio espositivo per talenti emergenti
L’artista anglo-nigeriano apre le porte del suo magnifico studio nell’East London, dove ha lanciato un progetto di residenze per giovani artisti. Da tenere sott’occhio.
È difficile definire Yinka Shonibare solo attraverso i media che usa. Artista poliedrico e multidisciplinare, è cresciuto in Nigeria e poi ha studiato Belle Arti al Byam Shaw School of Art e Goldsmiths College di Londra. Le sue creazioni, che fondono artigianato, pittura, scultura, costume e qualche volta anche la video installazione, sono contaminate quindi da entrambe le fonti geografiche, con un effetto finale ludico e bizzarro.
Da qualche tempo poi l’artista ha lanciato un’iniziativa per aiutare i giovani talenti del mondo dell’arte, provenienti da qualsiasi disciplina, mettendo a disposizione uno spazio del suo studio per un’esposizione di un mese.
Il Guest Project Space è una piattaforma vitale e interessante per il confronto intellettuale fra gli artisti emergenti, ma è anche uno spazio adibito alla pratica e alla produzione concreta dell’arte.
A questo progetto è connesso un ciclo di cene, The Artist Dining Room: ogni prima settimana del mese, una sala è adibita ad un simposio ispirato a un personaggio dell’arte. Un guest chef prepara un menù su misura, che interpreta il contenuto sociale e culturale del lavoro dell’artista scelto, e un ospite narratore illustra, attraverso materiale iconografico, il suo modus operandi.
Per fare un esempio, tra le cene avvenute i personaggi presi in esame sono stati William Burroughs, Louise Bourgeois, David Lynch, Frida Kahlo, Marcel Duchamp, Kurt Schwitters, Jean-Michel Basquiat, Salvador Dalí, Andy Warhol e Richard Hamilton.
– Federica Polidoro
www.yinkashonibarembe.com
www.guestprojects.com
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati