“Abbastanza ebreo per il Jewish Film Festival?” Campagna pubblicitaria assurda per promuovere l’evento

Gioca sui limiti dell’identità la campagna ideata dalla FBC di Toronto per allargare l’utenza del Festival del Cinema Ebraico

Se mangi bagel, hai la barba lunga e porti un cappello non troppo grande, allora puoi partecipare al Jewish Film Festival (5-15 maggio 2016, Toronto), sostiene la campagna pubblicitaria ideata dalla FBC di Toronto. La società per promuovere l’evento, arrivato alla sua ventiquattresima edizione, ha inventato un ciclo di spot dove situazioni quotidiane diventano buffe quando associate alle tradizioni religiose.

È vero che le barbe, scomparse coi figli dei fiori, e ricomparse curatissime proprio negli ultimi anni, sono sempre state un attributo tipico dell’ortodossia ebraica, le ciambelle salate sono ormai cibo comune e per farsi male con la zip dei pantaloni non necessariamente bisogna essere circoncisi. L’assunto di base è che chiunque può godere del cinema di qualità, anche se questo si muove in ambiti tematici diversi dal solito.

L’obiettivo è ampliare il pubblico dell’edizione alle porte incoraggiando soprattutto i giovani ad esplorare i confini dell’identità, non solo quella ebraica, e promuovere la diversità che non preclude il piacere di un’opera cinematografica, in qualunque forma messa a disposizione dal linguaggio e dalla tecnica. Pare che la campagna abbia raggiunto il suo scopo e che le vendite al box office siano aumentate finora dell’11%.

– Federica Polidoro

Toronto, Canada 5-15/5/2016
Jewish Film Festivals and Films
jewishfilmfestivals.org

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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