Breve storia del nudo nell’arte: il video-bignami prodotto dalla Tate
Dalla venere paleolitica alle deformazioni psicologiche: la Tate produce un video manualetto per riassumere l’evoluzione del nudo nella storia dell’arte.
Per la serie della Tate Unlock Art, Dawn o’Porter introduce il capitolo dedicato alla Breve storia del nudo nell’arte. Una pillola video di pochi minuti per riassumere 3000 anni di cambi di gusto e percezione nella riproduzione scultorea e pittorica dei corpi senza veli. Dalla venere paleolitica alle deformazioni contemporanee vengono descritte le opere più famose del genere, con un’incisiva spiegazione a margine. Una sorta di manuale illustrato per le grandi masse dove, con l’ausilio di piccoli giochi grafici, si semplificano le differenze tra La Venere di Urbino di Tiziano e Olympia di Manet, si spiega che affronto si nasconde dietro lo sguardo delle Demoiselles d’Avignon di Picasso e cosa rende asettici e sensuali i quadri di Francis Bacon e Lucian Freud. Simbolismo o allegoria, erotismo o indifferenza: stili divergenti che rispondono ad esigenze sociali e personali specifiche. All’apparenza di una semplicità disarmante, questo video divulgativo è uno spunto per osservare come il contesto influenza la produzione d’arte e che tipo di manipolazione linguistica ne può conseguire.
– Federica Polidoro
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