Bugs Bunny e Daffy Duck al Louvre: accadeva nel 2003
Quindici anni fa, quando ancora non era scoppiata la moda dei musei al cinema, i Looney Tunes s’incontravano nel più famoso museo di Parigi per un inseguimento esilarante.
Ne stiamo vedendo in tutte le salse: i musei al cinema sono il trend del momento con documentari, monografie e film tematici, ma chi ricorda l’esilarante sequenza dell’inseguimento al Louvre con Daffy Duck e Bugs Bunny? Era il 2003 quando nelle sale usciva Looney Tunes Back in Action, firmato dal regista cinefilo Joe Dante che tra una scena e l’altra aveva inserito citazioni ad alcuni capolavori della storia del cinema come Psyco, Il mistero del falco, Il dottor Stranamore, I predatori dell’arca perduta e anche il suo precedente I gremlins.
A vedere il cartone oggi sembrano quasi profetiche quelle immagini nei corridoi del museo francese, con Elmer Fud il cacciatore alle calcagna delle sue prede. Il papero e il coniglio si nascondevano nei quadri alle pareti, trasformandosi secondo lo stile pittorico dell’ospite. Se ne La persistenza della memoria di Salvator Dalì iniziavano a sciogliersi come candele, nel manifesto di Toulouse-Lautrec si travestivano da ballerine del can can. Una gag deformava il volto di Helmer come l’uomo dipinto ne L’urlo di Munch e un soffio di Bugs Bunny lo smaterializzava in puntini sullo sfondo della Domenica pomeriggio sull’Isola della Grande-Jatte di George Seurat. Al di là delle trovate narrative, ci aveva già pensato qualcuno a un lungometraggio educativo a cartoni sulla storia dell’arte?
– Federica Polidoro
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