Il silenzio, unico corto italiano a Cannes nella Short Film Competition. Lo dirigono due iraniani
Rappresenta l’Italia nella Short Film Competition, ma l’hanno scritto e diretto due iraniani. È Il silenzio, dramma di un quarto d’ora, sull’esperienza dell’esilio.
Era dal 1997 che l’Italia non partecipava con una produzione nel Concorso cortometraggi di Cannes. Capita finalmente quest’anno e per ironia della sorte a dirigere il film breve sono due iraniani. Ali Asgari e Farnoosh Samadi, coppia anche nella vita, avevano già lavorato insieme su More Than Two Hours e The Baby, firmati alla regia dal solo Alì, che aveva fatto incetta di premi nel mondo con più di 100 riconoscimenti e la selezione a Cannes e Venezia (in quel caso come produzione iraniana). Il silenzio ha pari dignità di un grande film e anzi non si esagera indicandolo tra le migliori pellicole passate nell’odierna edizione del Festival. Soli quindici minuti per coinvolgere, emozionare e comunicare le dolorose conseguenze dell’esilio: c’è una madre curda con un cancro avanzato che non parla l’italiano, una dottoressa che glielo diagnostica, una figlia che deve fare da interprete tra le due, ma preferisce il silenzio alla dolorosa rivelazione. Della regia si avverte l’ ispirazione e la sincerità: Alì ha un destino stellare e infatti, sotto l’egida di Cinéfondazion, è già al lavoro sul suo primo lungometraggio che non mancherà di essere presente prossimamente in qualche festival internazionale.
– Federica Polidoro
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