Anomalisa. Il capolavoro animato di Charlie Kaufman esce in dvd

Un film che parla di cosa significhi essere umani. Esistere, comunicare, amare. Sullo schermo tuttavia, non ci sono persone, ma pupazzi. Realizzato con la tecnica dello stop-motion, “Anomalisa” è un piccolo gioiellino di animazione, nato dalla mente di Charlie Kaufman. Ecco il trailer.


IL RITORNO DI UN GRANDE SCENEGGIATORE
Firmato a due mani da Charlie Kaufman (la mente) e Duke Johnson (il braccio) e in concorso alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Anomalisa declina un’idea al tempo stesso narrativa ed esistenziale. E in certa misura intriga, perché per raggiungere lo scopo gli autori hanno avuto l’interessante intuizione di ricorrere all’animazione. Un’animazione minimale e rigorosamente per adulti (con scene di sesso esplicito), a servizio di una trama flebile e insolitamente lineare rispetto alle strutture complesse e arzigogolate dei precedenti lavori di Kaufman: Synecdoche, New York e le sceneggiature di Essere John Malcovich, Il ladro di orchidee e Se mi lasci ti cancello, per cui è stato premiato agli Oscar.
La tecnica dello stop-motion, assieme alle scelte cromatiche e una luce opaca, creano un’atmosfera rarefatta e sospesa, funzionale alla storia. Protagonista è Michael Stone, un guru della comunicazione aziendale con le sembianze di un pupazzo che ha i tratti dell’uomo di mezza età, brizzolato e leggermente segnato dal tempo, autore di un imperdibile manuale per operatori del Customer Service intitolato: Come posso aiutarvi ad aiutarli?.

Anomalisa

Anomalisa

STORIA UN UOMO INSOFFERENTE
Durante un breve soggiorno di lavoro a Cincinnati, lontano dalla moglie e dal figlio, Michael alloggia all’Hotel Fregoli (nome tutt’altro che casuale che fa riferimento sì al celebre trasformista, ma anche a una sindrome psichiatrica simile a una forma di paranoia, in cui il paziente che ne è affetto si sente perseguitato da una singola persona o da più persone che cambiano aspetto per non farsi riconoscere). Il suo atteggiamento è insofferente nei confronti di chiunque. Fastidio che sembra espressione di una forma di resistenza all’alienazione, alle gabbie imposte dalle regole e dalle buone maniere, al conformismo delle tante persone anonime che lo circondano, intercambiabili tra loro e incapaci di suscitare il benché minimo interesse. È così che Stone percepisce chi gli sta intorno: pupazzi con la stessa faccia e una sola voce, inespressiva e monocorde. E il fare ricorso all’animazione, ha permesso di tradurre in immagini la sua nevrosi.

L’UNICITÀ DI ANOMALISA
Qualcosa di inaspettato arriva a scuotere Stone dall’indifferenza: l’incontro con Lisa, un’anomalia, un’“anomalisa”, appunto. Una donna di provincia bruttina e complessata, eppure speciale in quanto “unica” e diversa. Potrebbe essere amore. Eppure.
Come altre volte in passato (Se mi lasci ti cancello), Kaufman capovolge la prospettiva delle cose e ribadisce la natura tragica dell’uomo, incapace di afferrare la felicità e la bellezza dell’imperfezione finendo per accanirsi contro il suo stesso destino. Il punto di vista di Stone, fino a quel momento condiviso come un grido di ribellione, si trasforma in rigurgito di presunzione e incapacità di amare.
Se siete curiosi di vederlo e lo avete perso al cinema, Anomalisa sarà disponibile in Home Video (Blu-ray e Dvd) a partire dal 22 giugno.



- Beatrice Fiorentino



www.anomalisamovie.com

 

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Beatrice Fiorentino

Beatrice Fiorentino

Giornalista freelance e critico cinematografico, scrive per la pagina di Cultura e Spettacoli del quotidiano Il Piccolo e per diverse testate online. Dal 2008 collabora con l'Università del Litorale di Capodistria, dove insegna Linguaggio cinematografico e audiovisivo. Dal 2015 cura…

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