Secret Florence: quando l’arte aiuta a riscoprire la città nascosta. Il video
Arti visive, musica, teatro, danza, cinema. Tutti i linguaggi della creatività contemporanea sono protagonisti del progetto “Secret Florence”, organizzato a Firenze in occasione di Pitti Uomo. In questo video i momenti salienti dell'iniziativa, che si conclude domani con l'inaugurazione di una mostra di Nanni Balestrini.
Quindici location poco conosciute di Firenze valorizzate da un calendario di performance ed eventi di qualità. È il progetto Secret Florence, realizzato da Pitti Uomo in collaborazione con il Comune e con una lunga lista di soggetti cittadini impegnati sul fronte culturale.
Nei tre giorni precedenti l’apertura della kermesse di Pitti dedicata alla moda maschile – in programma alla Fortezza da Basso da oggi fino al 17 giugno – si è svolto un programma di iniziative, tutte ad accesso gratuito, pensate per potenziare la capacità attrattiva di Firenze nei confronti di un pubblico internazionale giovane, interessato ai linguaggi della creatività contemporanea: arti visive, musica, danza, cinema, teatro, performance. Realtà come il Museo Marino Marini, il Museo Novecento, Tempo Reale, Virgilio Sieni/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, Fondazione Fabbrica Europa, Le Murate Progetti Arte Contemporanea e Lo schermo dell’arte Film Festival si sono eccezionalmente unite, dando vita a un’iniziativa composita. Nel video che vi proponiamo si snoda una sintetica panoramica dei momenti salienti del progetto, che si è svolto dall’11 al 13 giugno in luoghi di grandissimo fascino come (tra gli altri) il Cenacolo di Andrea Del Sarto a San Salvi, la Biblioteca di San Marco di Michelozzo, il Chiostro verde di Santa Maria Novella e il Gabinetto Letterario G. P. Vieusseux.
Appendice finale di Secret Florence, la mostra di Nanni Balestrini al Museo Novecento, che inaugura domani, 15 giugno. Colonne Verbali, un’installazione site-specific, coinvolgerà il loggiato rinascimentale del complesso delle Leopoldine. Raffinati arazzi disegnati dall’artista rivestiranno le colonne del loggiato suggerendo una complessa analogia tra le lettere, elementi basilari del sistema verbo-visivo, e le colonne, fondamento della sintassi architettonica.
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