Cai Guo-Qiang al Prado. Un documentario per raccontare la sua opera
Il Museo del Prado presenta “Lo spirito della pittura”, un documentario sull’artista cinese Cai Guo-Qiang girato dalla regista spagnola Isabel Coixet...
Una mostra oggi non è più soltanto un evento espositivo. Tra le tante manifestazioni collaterali – incontri, pubblicazioni editoriali, concerti – l’arte sempre più spesso cede alla tentazione di raccontarsi attraverso il cinema, o meglio il documentario, format filmico al servizio della realtà. E proprio negli ultimi tempi il documentario d’arte sta guadagnando posizioni anche nell’industria cinematografica, con una presenza nelle sale sempre più gradita al pubblico e, in contemporanea, una diffusione domestica capillare attraverso i palinsesti culturali delle televisioni via cavo.
Dopo il successo del documentario dedicato al capolavoro di Bosch Giardino delle delizie, presentato in occasione della mostra per il quinto centenario della morte del pittore olandese, il Prado presenta un nuovo prodotto cinematografico. Stavolta si racconta l’esperienza creativa del pittore cinese Cai Guo-Qiang (1957), primo artista vivente invitato a realizzare una serie di opere all’interno del museo madrileno.
Il lungometraggio, intitolato Lo spirito della pittura (come la mostra in corso fino al 4 marzo prossimo a Madrid), porta la firma di Isabel Coixet, personalità di punta del cinema spagnolo. La regista catalana lo ha realizzato con la sua casa di produzione Miss Wasabi Film, con il patrocinio di Samsung The Frame e la partecipazione di Movistar +. La pay tv spagnola lo trasmetterà infatti in prima assoluta lunedì 29 gennaio sul canale Movistar Extra alle ore 22. A partire da febbraio il documentario – il cui estratto di 20 minuti è già visibile da ottobre nella sala D del Prado – sarà venduto in dvd nel bookshop del museo, aggiungendosi ai tanti e sempre più diversificati gadget dell’arte.
IL DIALOGO TRA MAESTRI IN UN FILM
Cai Guo-Qiang (pechinese, con studio a New York) è conosciuto nel mondo come l’artista della polvere da sparo, il regista della fantasmagorica cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino. “Ammiro Cai da tantissimo tempo”, spiega Isabel Coixet, “Cai ama la telecamera e gli piace porsi davanti all’obiettivo. È una persona aperta, curioso come un bambino ma disciplinato, che ama lavorare insieme con la sua numerosa équipe, perlopiù di giovani assistenti di nazionalità cinese”.
Per realizzare il film Isabel Coixet ha seguito per due anni l’instancabile artista, osservando da vicino il suo lavoro nella studio di New York e nel Salón del Reinos di Madrid, filmando anche le numerose visite alle gallerie del Prado e alla città di Toledo, sulle orme del Greco. È in questi luoghi che Cai Guo-Qiang ha intessuto e profondo un intenso dialogo con i capolavori di Rubens, Goya, El Greco y Velazquez, alla ricerca delle fonti di inspirazione per la sua opera.
“La spettacolarità del suo lavoro lascia a bocca aperta mezzo mondo, me inclusa”, spiega la regista catalana, “ma il talento di Cai non si limita a una tecnica ancestrale, che proviene dalla tradizione culturale del suo Paese. Va molto oltre: è come se accendendo la miccia della polvere da sparo, l’esplosione nel cielo di fuoco, fumo e colori mettesse l’artista in contatto con qualcosa di elevato, di mistico, di straordinariamente unico”.
Il risultato è un lungometraggio di 50 minuti, girato in 4K, che racconta i dettagli più affascinanti del processo di gestazione e di creazione delle opere esposte al Prado. Lo spettatore è guidato dal tono intimo e coinvolgente della voce off (in spagnolo affidata al noto attore Luis Homar) alla scoperta del complesso mondo di Cai Guo-Qiang. Particolarmente adatta anche la scelta della colonna sonora originale del documentario, affidata al compositore spagnolo Remate, musicista eclettico, di formazione classica ma prestato al pop, collaboratore abituale nei film di Isabel Coixet.
– Federica Lonati
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