Noma. Quando l’arte combatte la malattia
Un film documentario sul rapporto tra arte e malattia. La testimonianza toccante di una donna che racconta in prima persona il suo percorso di cura e di consapevolezza, trasformando una circostanza drammatica in un progetto artistico corale
Usare la creatività per affrontare il dolore. Da questa necessità prende forma il progetto Noma, il racconto in prima persona di Alessandra, avvocato e musicista, che decide, davanti alla notizia di avere un cancro al seno, di trasformare questa esperienza in un progetto artistico corale, divenuto un film documentario autobiografico.
La pellicola di Alessandra Laganà e Tommaso Marletta, vincitrice del premio per il valore umanitario dell’opera alla californiana Accolade Global Film Competition 2017, è stata girata tra Roma, Milano, Reggio Calabria, Lanzarote, Torino e Palermo. Tra incontri ricchi di condivisione con persone che hanno vissuto la stessa esperienza e una frequente sofferenza fisica, Alessandra, grazie all’incontro col regista Andrès Arce Maldonado, suggella l’idea di trasformare questo itinerario in un film che dia dei significativi messaggi sull’importanza della prevenzione e dell’arte come beneficio. “Questa è una testimonianza che vorrei lasciare a tutte le donne: la consapevolezza e la cura del sé possono fare la differenza tra la vita e la morte”, spiega l’autrice.
Noma verrà presentato a Roma il prossimo 14 maggio alle ore 18 presso WE GIL, in Largo Ascianghi.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati