Dry Run, il nuovo cortometraggio di Felix Colgrave
Un gigantesco animale mitologico compare sulla spiaggia, deciso a fare un salto in città per alcune compere. È questa la trama del nuovo, surreale cortometraggio di Felix Colgrave, geniale animatore australiano
A un anno di distanza da Double King, il geniale animatore australiano Felix Colgrave torna con un nuovo cortometraggio, caratterizzato dagli ormai consueti toni ironici e surreali. Realizzato per il programma TV antologico Off the air del network statunitense Adult Swim, Dry Run (questo il titolo dell’animazione) si apre con il misterioso spiaggiamento di un Trolval, fantastica creatura marina che spesso si trova nelle incisioni delle mappe antiche del tardo Rinascimento. Tra incuriositi passanti armati di smartphone e buffi soccorritori improvvisati, il tanto mostruoso quanto affascinante animale inizia a muoversi noncurante dell’aiuto ricevuto e, anzi, apparentemente infastidito.
Comincia così un estenuante pellegrinaggio, con tanto di scorta della polizia e un sole che spacca le pietre, finalizzato al raggiungimento di una meta inaspettata: un mini market. Una volta lì giunto, “accolto” da una commessa completamente indifferente, il mostro marino arraffa tutta una serie di snack e patatine senza dimenticare pacchetti di sigarette finemente caratterizzati dalle più che note immagini di sensibilizzazione contro il fumo. Raccolto il bottino, e versato sul pavimento il prezioso contenuto di un forziere, il Trolval fa dietro front per immergersi nuovamente negli abissi, lasciando galleggiare sull’acqua, sotto gli occhi impassibili e confusi degli abitanti del villaggio, tutto ciò che aveva pocanzi acquistato. A chiudere il corto ci pensa un cormorano intento a strozzarsi con un tubo di Pringles.
Il sottile humour nero di Colgrave, espresso soprattutto grazie a un’estrema caratterizzazione dei personaggi, non lascia indifferenti, spronandoci a porre qualche interrogativo: che il senso dell’intero corto sia da ricercare in una riflessione sull’effimero? In una critica velata sul precario equilibrio dell’ecosistema marino e sull’inquinamento degli oceani? Niente di tutto ciò? Agli spettatori attoniti l’ardua sentenza…
– Valerio Veneruso
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