Un cimitero per insetti. L’opera galleggiante di Alice Schivardi a Roma
Una piccola azione poetica di Alice Schivardi sulle acque del Tevere, nel cuore di Roma. Un video documenta la performance, che si è svolta lo scorso maggio in occasione della mostra Transponder
Si è svolta lo scorso maggio a Roma la manifestazione Transponder, ideata da Carlo Caloro e prodotto dall’associzione no-profit artQ13. Allestito sulla banchina del Lungotevere Castello e su un battello ormeggiato, il progetto espositivo prende spunto dai valori simbolici del fiume per affrontare le attuali questioni di identità politica, divario culturale e (dis)equilibrio ambientale.
Transponder intende articolare l’immaginario collettivo del fiume in tutte le accezioni del termine: inteso come fenomeno naturale, confine politico, canale economico e socio-culturale, via di trasporto, come metafora in flussi di dati, flussi di immagini, flusso di linguaggio, flusso di tempo, flusso di vita. Il flusso, il fluire: il progetto espositivo di Transponder pone in primo piano il processo, attraverso gli individuali approcci artistici in forma di installazioni sonore, performance, proiezioni, interviste, testimonianze e documentazione di progetti non realizzabili.
Tra le tante opere presentate, vi proponiamo il video che documenta il progetto di Alice Schivardi (1976) Cimitero galleggiante per insetti, una surreale imbarcazione gonfiabile che contiene un paesaggio cimiteriale in miniatura, con tante minuscole bare adagiate su un fazzoletto di prato, illuminate da quattro faretti che sembrano antenne.
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