Dolomiti Contemporanee: un video racconta la stagione 2018
Un video ripercorre le ultime fatiche compiute da una delle realtà più interessanti del Nord-est italiano. Dolomiti Contemporanee da sette anni mantiene vivo e attivo un paesaggio tanto fertile quanto delicato
Per Dolomiti Contemporanee, l’oramai consolidato progetto di riqualifica e indagine sul territorio montuoso bellunese concepito nel 2011 dal curatore Gianluca D’Incà Levis, il 2018 è stato un anno ricco di eventi, di confronti e di interventi artistici.
Curvatura è il titolo del concept di questa questa ultima stagione che, oltre ad aver coinvolto più di 100 professionisti (tra artisti, architetti e relatori) e numerose realtà attive nell’area dolomitica, ha visto il susseguirsi di particolari iniziative all’interno di spazi pregni di storia e cultura come la Ex Centale Idroelettrica Antonio Pitter di Malnisio (Montereale Valcellina) e il Centro Studi per l’Ambiente Alpino, Tesaf Unipd di San Vito di Cadore. Il Forte di Monte Ricco, dopo l’inaugurazione avvenuta nel 2017 con la mostra collettiva Fuocoapaesaggio, è stato nuovamente protagonista di questo fitto calendario rappresentando la cornice ideale sia per i 24 artisti invitati a riflettere, attraverso l’esposizione Brain-tooling, sul concetto di aderenza e di alpinismo culturale, che per il workshop Stream, condotto tra gli altri da Marta Allegri e dallo stesso D’Incà Levis. Stimolante inoltre la collaborazione con l’etichetta indipendente Toxic Industries che, attraverso la seconda edizione del festival musicale Dolomia Noise Wall, ha portato a esibirsi nel Nuovo Spazio di Casso al Vajont lo storico padre putativo dell’harsh noise The Rita.
– Valerio Veneruso
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