La pittura come modo di processare l’esperienza. Intervista con Cecily Brown
Una lunga e interessante conversazione con Cecily Brown, pittrice britannica di base a New York. L'artista racconta come nascono le sue opere ai microfoni del Louisiana Museum di Copenhagen, dove è in corso una sua personale
“Non ho mai pensato alla pittura come a qualcosa di catartico, ma sicuramente si tratta di una modalità per processare le cose”, spiega Cecily Brown (1969) durante questa video-intervista. La pittrice inglese, che ha in corso fino al 10 marzo una vasta mostra personale al Louisiana Museum of Modern Art di Copenhagen, si racconta ai microfoni di Marc-Christoph Wagner commentando una delle opere più grandi presenti nel museo: il trittico Where, When, How Often and with Whom (2017). L’immagine centrale dell’opera, che come spesso accade nei quadri della Brown, è pericolosamente in bilico tra figurativo e astratto, prende ispirazione da una fotografia apparsa nei quotidiani di tutto il mondo nel 2016. Il fatto di cronaca a cui si riferisce è quello di una donna di religione islamica che viene esortata a rimuovere il suo burkini da quattro poliziotti sulla spiaggia di Nizza. Commenta l’artista: “è un’immagine molto violenta, che parla in maniera eloquente dei tempi in cui viviamo”.
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