Mikey Explosion: lo spazio multidimensionale di Luca Pozzi

Luca Pozzi trasforma lo studio del fotografo Michele Sereni in un set cinematografico alternativo grazie all'uso del Blue Screen. Le pareti diventano così dei portali verso altre dimensioni

Lo scorso 26 gennaio, lo studio pesarese del fotografo Michele Sereni è stato temporaneamente trasformato in un set cinematografico per la creazione di nuovi contenuti filmici e narrazioni parallele. È l’opera Mikey Explosion di Luca Pozzi (Milano, 1983), la tappa più recente del progetto Sondare l’altrove, curato da Milena Becci. “Con l’impiego della tecnologia Blue Screen le pareti fisiche dello spazio sono convertite in veri e propri portali dimensionali aperti su scenari invisibili a occhio nudo, sopra ai quali fluttuano una serie di opere fisiche magnetizzate, costruite attraverso la fragile concatenazione di ulteriori livelli di sospensione”, si legge nella presentazione dell’opera. Nei giorni seguenti all’inaugurazione la mostra è diventata visibile allo spettatore, che viene considerato parte integrante del progetto, unicamente on-line attraverso il sito web dell’artista in cui è possibile godere del lavoro realizzato nella sua interezza navigando a 360 gradi attraverso lo spazio.

http://www.lucapozzi.com/panorama/ME/360.html

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Redazione

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