Skin Taste 2019: al Porto Fluviale l’opera di Danilo Bucchi
Torna a Roma, sulla vasta facciata del ristorante Porto Fluviale, in zona Ostiense, il progetto Skin Taste. Quest'anno l'intervento è stato affidato a Danilo Bucchi, che ha realizzato un'opera in bilico tra astrazione e figurazione. Ecco il video
Fino al 30 aprile è visibile a Roma la nuova opera del ciclo Skin Taste, progetto a cura di Adriana Rispoli giunto alla quinta edizione. Dal 2013 l’ampia facciata del ristorante Porto Fluviale di Roma, oltre 250 metri quadrati di muro, viene rivestita con un intervento d’artista, una grande opera site-specific in carta da manifesto.
Dopo Mariangela Levita, Flavio Favelli, Giuseppe Stampone, Igor Grubic e Raffaela Mariniello, quest’anno l’interpretazione della “pelle” dell’ex opificio è stata affidata all’artista romano Danilo Bucchi (1978), noto per la maestria dei suoi interventi urbani di grandi dimensioni, con l’opera Paesaggio Sospettato. Con un segno pittorico apparentemente astratto, ma denso di narrazioni silenziose, Bucchi vuole introdurre lo spettatore in una dimensione “altra”, in cui una figurazione appena accennata parla direttamente all’inconscio. Come scrive Achille Bonito Oliva, Bucchi “non vola svincolato nella verità della materia, egli non vuole trasformare l’arte in una pratica che cancella la gravità fisica del mondo… vuole potenziarla mediante la fondazione di un metodo reale, figurabile, capace di estrarre un segno, formalizzando e circoscrivendo nel recinto di una forma necessaria l’oscuro peso del colore”.
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